A prima vista cambia così poco che bisogna impegnarsi per trovare le differenze: qualche modifica ai fari e ai paraurti, niente di più. La Volkswagen ha concentrato le novità del restyling di mezza vita in quel che non si vede. Innanzitutto i motori: di cilindrata minore a parità di potenza, molti a tre cilindri, ora sono dotati di sistema start & stop di serie e soddisfano le normative antinquinamento Euro 6. Al posto dei precedenti 1.2, 1.4 e 1.6 a benzina, ora sono disponibili il tre cilindri 1.0 e il quattro cilindri 1.2 TSI turbo a iniezione diretta; per quanto riguarda i diesel, i 1.2 e 1.6 TDI sono stati sostituiti dal tre cilindri 1.4 TDI. Secondo i dati di omologazione, il risparmio di carburante rispetto ai “vecchi” motori arriva fino al 21% nel caso del 1.4 TDI con cambio automatico a doppia frizione Dsg.

Le altre migliorie della Polo 2014? Servosterzo elettromeccanico rivisto, assetto regolabile Sport Select (a richiesta) e diversi sistemi di sicurezza ereditati dalla sorella maggiore Golf, fra cui la frenata anti collisione multipla (che blocca l’automobile dopo un incidente, disattivabile accelerando energicamente) e il riconoscimento della stanchezza del guidatore, entrambi offerti di serie in Italia. Particolarmente utile in caso di traffico intenso la regolazione automatica della distanza ACC: fra i 30 e i 160 km/h, modula l’andatura in base a quella della vettura che precede, tenuta d’occhio grazie a un radar frontale. Il sistema è abbinato alla frenata d’emergenza City, che agisce sui freni in caso di rischio di tamponamento a basse velocità. E poi, naturalmente, ci sono gli aggiornamenti dell’elettronica per l’intrattenimento di bordo, parenti di quelli della Golf, con un nuovo sistema di radio e navigazione in grado di comunicare con gli smartphone e di adottarne le stesse funzioni, fra cui per esempio lo zoom a due dita sulle mappe e la possibilità di scaricare le applicazioni. La rinnovata Polo sarà in vendita in Italia in primavera.

Che cos’è: la versione aggiornata della quinta generazione della piccola Volkswagen, presentata nel 2009. Nel complesso, dal 1975 a oggi, il modello è stato venduto in quasi 14 milioni di esemplari nel mondo

Che cosa cambia: esteticamente, pochissimo. Ma la gamma dei motori si rinnova profondamente: arrivano i tre cilindri 1.0 a benzina e 1.4 TDI. Per la prima volta nel segmento, disponibili i fari a led
Principali concorrenti: Renault Clio, Ford Fiesta, Opel Corsa, Peugeot 208, Toyota Yaris, Fiat Punto
Varianti di carrozzeria: tre e cinque porte. Al Salone di Ginevra di inizio marzo sarà presentata anche la versione “simil Suv” CrossPolo. Le altre versioni in arrivo: Polo BlueGT con sistema di gestione attiva dei cilindri da 150 CV, Polo GTI da 192 CV
Dimensioni: lunghezza 3,97 metri, larghezza 1,68 metri, altezza 1,45 metri
Motori a benzina: tre cilindri 1.0 da 60 e 75 CV, quattro cilindri 1.2 TSI da 90 e 110 CV
Motori diesel: tre cilindri 1.4 TDI da 75, 90 e 105 CV (quest’ultima più avanti quest’anno)
Cambi: manuale a cinque e sei marce; automatico a doppia frizione Dsg optional
La versione che consuma meno: la Polo TDI BlueMotion è omologata per consumi di 3,2 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 82 g/km. In autunno debutterà anche una versione BlueMotion a benzina 1.0 TSI 90 CV da 4,1 litri/100 km e 94 g/km di CO2
Produzione: Pamplona (Spagna)
Prezzi: non sono stati comunicati. Il modello pre-restyling costa da 11.900 a 23.300 euro circa
In vendita: dalla primavera 2014
 

Articolo Precedente

Nissan Qashqai, la prima delle “crossover” cerca il bis di vendite – La prova del Fatto

next
Articolo Successivo

La Ghibli al Super Bowl: così la Fiat spiega il marchio Maserati agli americani

next