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Legge elettorale: Matteo, non ci siamo

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Devo essere sincero e schietto come sempre. Quando Renzi parlava di legge elettorale e di preferenze ci credevo. Ci credevo perché parlava di approvare per l’elezione dei parlamentari una legge simile a quella per l’elezione dei sindaci.

Quindi, mi aspettavo che fossero rintrodotte le preferenze. Infatti, occorre ricordarlo a Renzi, per l’elezione dei sindaci si vota scegliendo un consigliere comunale. Ossia esprimendo la propria preferenza.

E soprattutto l’incontro con Berlusconi, anche se a me non gradito, speravo fosse utile per avere una nuova e costituzionale legge elettorale.

Ma poi, scopriamo che la tanto annunciata legge elettorale non contiene le preferenze. E no allora caro segretario non ci siamo proprio. Il Porcellum era definito tale proprio perché non permetteva al cittadino di scegliere il proprio rappresentante.

Matteo ti dovrei ricordare tutti i tuoi interventi contro le liste bloccate e contro il Parlamento di nominati? Ma reputo la tua successiva giustificazione ancor più grave e poco sensata da parte. Ma come fai a dire che le preferenze non le ha volute Berlusconi?

Matteo ma che bischerata dici? Cioè Tu che sei il nuovo segretario del Pd, non proponi più le preferenze perché il pregiudicato Berlusconi non le vuole?

Matteo sveglia!! Delle due l’una. O siamo noi rincoglioniti o tu non ti rendi conto di questa assurda affermazione. Ma cosa ti doveva dire Berlusconi che è d’accordo alle preferenze? Ti vorrei ricordare che è proprio quello che ha reso forte Berlusconi in questi anni. La possibilità di nominare lui i suoi fedelissimi per il Parlamento.

Matteo non ci siamo.

Hai fatto tutto bene sino a quando non eri segretario ed ora ti perdi in una cosa che doveva essere semplice. Non era il Pd che doveva dettare la linea? Non eri tu che dicevi che questa legge elettorale non andava bene?

E la si deve cambiare veramente solo introducendo le preferenze. E non puoi rimangiarti tutto quello che hai detto sino a qualche giorno fa. Ma non sta né in cielo e né in terra che tu dica che non è colpa tua perché le preferenze non le voleva il pregiudicato Berlusconi.

Matte’ ma ti rendi conto? Ti ricordo che in parlamento esistono anche altri partiti. Ora per cortesia ritorna lucido per un momento e di che ti sei sbagliato.

Ricordati della legge per eleggere i sindaci e ricordati delle preferenze.

E rileggi tutte le tue dichiarazioni e la Costituzione sulla elezione diretta dei parlamentari.

Matteo accetta il consiglio.

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