”Hallo World!”. Così la sonda Rosetta ha salutato la Terra al suo risveglio. La sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) lo ha fatto dal suo account Twitter, dopo 31 mesi di ibernazione e adesso è finalmente pronta alla corsa finale verso la cometa 67/P Churyumov-GerasimenkoLanciata il 2 marzo 2004, Rosetta è la prima missione spaziale nella quale un veicolo costruito dall’uomo si poserà su un fossile del Sistema Solare per scoprire i segreti della nascita dei pianeti e dell’origine della vita.

“Abbiamo davanti a noi mesi impegnativi per preparare la sonda e i suoi strumenti alla prima osservazione ravvicinata di una cometa, un corpo celeste del quale sappiamo ancora molto poco, ha detto il responsabile delle operazioni di Rosetta per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Andrea Accomazzo. Il computer di bordo ha ‘suonato la sveglia’ puntualmente lunedì 20 gennaio alle 11 e da quel momento gli strumenti della sonda hanno cominciato a riscaldarsi. Rosetta ha acceso i sensori stellari che le permettono di orientarsi e ha rivolto l’antenna verso Terra per trasmettere il segnale. Ora è tutto pronto per affrontare la corsa finale verso la cometa.

“È una missione difficilissima – osserva il coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Flamini – Finora Rosetta ha affrontato una missione complessa, ma tutto sommato normale. Da questo momento in poi – rileva – entriamo in territori sconosciuti. È un traguardo importante anche per l’Italia”. Uno degli strumenti principali di Rosetta, lo spettrometro Virtis (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer), si deve alla planetologa Angioletta Coradini, morta nel 2011. Alla missione partecipa anche l’industria italiana, con la Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica) come primo contraente per assemblaggio, integrazione e prove del satellite e per la campagna di lancio. L’azienda ha inoltre costruito l’antenna che permette il collegamento con la Terra.

Ora saranno necessari due mesi per completare il controllo degli strumenti. In maggio la sonda comincerà ad avvicinarsi alla cometa, che dovrebbe raggiungere in agosto: sarà il primo veicolo ad osservare il nucleo di una cometa dalla distanza di appena 200 chilometri. In novembre il lander Philae, battezzato così da una ragazza italiana, si separerà dalla sonda per scendere sulla superficie della cometa e perforane il suolo con un ‘trapano’ italiano. Poi Rosetta accompagnerà la cometa verso il Sole, al quale si avvicineranno nell’agosto 2015. Quindi proseguiranno insieme la corsa, che Rosetta potrà ‘raccontare’ alla Terra fino al dicembre 2015.

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