Centosettantadue gallerie d’arte partecipanti, più di 2000 opere in mostra, oltre 1100 gli artisti italiani ed internazionali. Sono i numeri di Arte Fiera 2014, dal 24 al 27 gennaio 2014 a Bologna, la kermesse di arte contemporanea tra le più seguite d’Italia che registra un incremento di presenze ‘artistiche’ del 27%, sottolinea il suo ruolo indipendente e privo di ‘finanziamenti pubblici’, infine doppia la sua presenza in Cina a partire da settembre 2014 con BolognaFiere Shangai Contemporary.

“ArteFiera non vive di contributi pubblici”, ha spiegato Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, appena uscito vincente dal braccio di ferro con la Gl Events per riportare il Motor Show a Bologna nel 2014, “per questo abbiamo intensificato e continueremo a farlo il rapporto con i collezionisti privati”. Così tra le opere d’arte contemporanea selezionate dai curatori Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni ecco fare capolino una novità in termini di contenuto mica da poco: Apertura all’Ottocento, cioè l’allargamento al secolo diciannovesimo con l’esposizione di molte opere dei ‘macchiaioli italiani’ (Fattori, Boldini, Lega, ecc…), di autori divisionisti, del naturalismo e dell’area liberty, in mostra in almeno una decina di spazi espositivi della città.

Così subito dietro i padiglioni storici della Fiera di Piazza della Costituzione – il 25 e il 26 realizzati dall’architetto Benevolo – arriva il focus sui paesi dell’Europa Orientale al Museo Civico Archeologico – che prolunga la possibilità di visita fino al 16 marzo – con la mostra dal titolo Il piedistallo vuoto. Fantasmi dall’Est Europa: 40 artisti provenienti da 20 paesi dell’Est Europa e dall’ex Urss per un totale di 100 opere. Video, performances, istallazioni, foto, disegni, e lavori pittorici di molti degli artisti che non avevano trovato spazio all’interno della cultura socialista attorno ai due momenti cruciali del 1989 – caduta del Muro di Berlino – e del 1991 – dissoluzione dell’Urss.

Altro ospite gradito, di fronte all’abbattimento di “steccati” di ArteFiera 2014, è la fotografia. Il progetto MIA Fair ospiterà 20 gallerie con progetti di artisti italiani come Franco Fontana, Vittore Fossati e Paolo Ventura, internazionali come Olivier Roller, Gohar Dashti e Andres Serrano. Sempre sul versante fotografico il 23 gennaio al MAST della Fondazione Seragnoli inaugura I Mondi Industriali 014 che pone al centro dell’attenzione l’evoluzione dell’industria negli ultimi 150 anni posando lo sguardo di 46 fotografi internazionali (Doisneau e Walker Evans su tutti) su lavoratori e paesaggi industriali.

Da non dimenticare che la kermesse cittadini trasformerà la città in un “museo diffuso”, come ama definirla l’assessore alla cultura di Bologna, Alberto Ronchi, con navette che collegheranno le decine di spazi e luoghi espositivi sparsi tra centro e periferia urbana per tutta la sera e la notte di sabato 25 gennaio. La cosiddetta Art City White Night, o più prosaicamente ‘la notte bianca dell’arte’, prevede una lunga maratona di esposizione ed esibizioni oltre i tradizionali orari museali – ci saranno anche sconti per le sale cinematografiche. Per ogni informazione sull’evento: www.artefiera.bolognafiere.it

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