Continua il viaggio attraverso i principali mercatini di Natale italiani ed europei.

1) A Bolzano dura fino all’Epifania!
Da quest’anno, il popolarissimo Mercatino di Natale di Bolzano allestito in piazza Walther allunga la sua stagione: c’è tempo fino all’Epifania per curiosare fra le casette di legno che vendono addobbi, dolci tradizionali, pantofole e cappelli in feltro, candele e oggetti di cartoleria artigianale, oltre ai golosissimi dolci altoatesini. Nella parte sud della piazza è presente uno stand della cooperativa Artigiani Atesini, che ogni giorno, 2 ore al mattino e 2 ore al pomeriggio, presenta alcuni mestieri tradizionali dell’artigianato artistico locale, lavorando “in diretta”. Il 21 e 22 dicembre, poi, il mercatino ospiterà un presepe vivente: sotto l’albero, come per magia, tutte le figure di legno diventeranno reali. Uno spazio importante ha anche la musica: nei fine settimana, sono previsti concerti dal vivo di suonatori di fiati e corni delle Alpi, ma anche performance con arpe, cetre e scacciapensieri. Bolzano dedica poi uno spazio ad hoc ai più piccoli, il Mercatino per i bambini in piazza della Mostra, con prodotti pensati per loro e un programma di animazione giornaliero. E se non bastasse, si può sempre prendere la funivia che porta all’altopiano del Renon, per visitare i mercatini di Natale di Soprabolzano e di Collalbo, collegati fra di loro dallo storico Trenino del Renon (sino a fine dicembre, sabato e domenica, 10-18.30,
venerdì, ore 16-18.30).

Da vedere
Nel Museo Archeologico dell’Alto Adige (www.iceman.it) si scopre la mummia preistorica di Ötzi, emersa dai ghiacci in perfetto stato di conservazione.

Come arrivare
Si arriva in treno, dalle principali città del nord. La stazione è a pochi minuti a piedi da piazza Walther, la sede del mercatino.
In macchina, per chi viene da sud, l’uscita autostradale è Bolzano Sud: in zona ci sono i parcheggi di Fiera Bolzano (1.300 posti). C’è un bus che conduce in centro, ma ancor più veloce è il treno che in 3 minuti porta da Bolzano Sud alla stazione centrale. Per chi viene da nord l’uscita autostradale è Bolzano Nord, da dove si raggiunge il parcheggio “Bolzano Centro” in via Mayr Nusser, a cinque minuti a piedi da piazza Walther.

Info
www.bolzano-bozen.it

2) Napoli, il trionfo del presepe
Neve, case dai tetti a punta e canti di montagna non sono l’unico scenario possibile per far da sfondo ai mercatini di Natale. Basta pensare a Napoli. In via San Gregorio Armeno ci sono i panni stesi da una parte all’altra della strada, l’immancabile profumo della pizza e la temperatura, anche a dicembre, non fa battere i denti. Per tutto questo, e molto di più, l’atmosfera è unica al mondo. Senza concessioni agli immancabili regali, né agli addobbi per l’albero, in questa strada che congiunge i due Decumani di Napoli (via dei Tribunali e via San Biagio dei Librai) si celebra il trionfo del presepe: artigianale, artistico e… partenopeo. Sugli scaffali delle botteghe, che si susseguono una accanto all’altra, si trovano infatti statue che ritraggono i soggetti tradizionali (pescivendoli, panettieri, pastori…), ma anche quelli dei giorni nostri interpretati (anche questo è “squisitamente partenopeo”) in modo assolutamente dissacrante. Ed è così che si trovano Belen Rodriguez che spinge la carrozzina, oppure Dudù, in tutto il suo splendore canino. Massima libertà dai cliché anche per quanto riguarda le dimensioni: si va dalla classiche statuette di pochi centimetri, a quelle decisamente più impressionanti, in scala 1:1. Le botteghe degli artigiani del presepe sono aperte tutto l’anno, ma è sicuramente dicembre il mese in cui danno il meglio di sé. Attenzione alla folla: capita che ci sia così tanta gente che si finisce con l’essere semplicemente trascinati, senza riuscire ad uscire dal flusso.

Da vedere
Napoli è tutta bella e unica, un vero museo a cielo aperto. Per limitarsi ai dintorni di via San Gregorio Armeno, sono sicuramente da non perdere la chiesa del Gesù Nuovo, considerata la massima espressione del barocco napoletano, e la Cappella Sansevero, che custodisce la meravigliosa statua del Cristo Velato (www.museosansevero.it) e le “macchine anatomiche” frutto degli esperimenti di conservazione dei cadaveri eseguite dal principe Raimondo di Sangro nel Settecento.

Come arrivare
A Napoli si arriva bene con ogni mezzo di trasporto. La città è raggiunta da tante compagnie aeree (Air Italy, Alitalia, Meridiana, easyJet), dai treni delle Ferrovie di Stato e da quelli di Italotreno. Da non dimenticare la macchina (autostrada A1), anche se sicuramente presenta qualche difficoltà in più, dalla circolazione ai parcheggi.

Info
www.inaples.it

3) A Riga, dove hanno “inventato” l’albero di Natale
Riga, capitale della Lettonia, rivendica con orgoglio di aver inventato il primo albero di Natale della storia, come ricorda uno stemma in piazza del Municipio (Ratslaukums), datato 1510. Ancora oggi, vi troneggia un enorme albero di Natale e la vicina piazza del Duomo ospita un caratteristico mercatino, con banchi di dolci e di artigianato tipico. Oltre agli oggetti di legno, alle candele fatte di cera naturale d’api e alle sciarpe e i berretti di lana handmade, si trovano anche monili di ambra, tipica del Baltico. Fra i dolci, la parte del leone la fanno i tipicissi biscotti di panpepato, un vero classico in tutto il Nord Europa. Altri mercatini di Natale sono allestiti all’Esplande e a Livu Square, che per tutto l’inverno ospita anche una pista di pattinaggio su ghiaccio. Fino all’Epifania poi, per le vie del centro storico si può seguire il “Christmas Tree Trail”, il sentiero degli alberi di Natale con decine di opere ispirate al tema dell’albero di Natale, opera di giovani artisti lettoni.

Da vedere
Il Natale è un’occasione festosa per scoprire una città molto interessante e ancora non troppo turistica. Fondata all’inizio del Duecento alla foce del fiume Daugava, sul Mar Baltico, la capitale lettone è un affascinante mix di stili architettonici diversi, dal gotico al liberty e allo stile razionalista sovietico. Il centro storico, patrimonio Unesco, è ricco di edifici medievali e barocchi: per ammirare il panorama dall’alto, salite (c’è l’ascensore!) in cima alla torre della Chiesa di San Pietro. Ma meritano di essere scoperti anche i quartieri “moderni”, risalenti a inizio Novecento, dove si trova un concentrato senza eguali al mondo di edifici (circa mille) in stile Art Nouveau (il liberty tedesco). I più belli sono stati progettati da Michail O. Ejzenstein, architetto d’origine ebraica, padre dell’ancor più noto Sergej, il regista de “La corazzata Potemkin”. Da non mancare è anche una visita al Mercato centrale, con cinque immensi padiglioni, che in passato funzionarono anche come hangar per la costruzione dei dirigibili Zeppelin.

Come andare
Ci sono voli Ryan Air (www.ryanair.com) da Bergamo e voli con la compagnia di bandiera lettone Air Baltic (www.airbaltic.com) da Milano e da Roma.

Info
www.latvia.travel e www.liveriga.com

4) A Vienna, mercatini per tutti i gusti
Vienna è l’imperatrice dei mercatini di Natale: l’ex capitale asburgica ne ospita una decina, per tutti i gusti. Il più tradizionale, nonché uno dei più grandi d’Europa, è quello allestito nella centralissima piazza del Municipio, con 150 bancarelle piene di dolciumi, regali e addobbi natalizi; gli alberi del parco sono decorati a festa e scintillano in un mare di luci. Nelle vicinanze, fra il Museo di Belle Arti e il Museo di Storia Naturale, si trova il Villaggio di Natale du Maria-Theresien-Platz, con una settantina di stand di artigianato artistico tradizionale e altri oggetti regalo. Sempre nel centro storico, piazza Freyung ospita il Mercatino di Natale Vecchia Vienna, dove si possono acquistare oggetti di artigianato artistico, decorazioni in vetro, i tradizionali presepi e ceramiche. I mercatini tengono banco anche negli ex luoghi simbolo dell’Impero: come il mercatino dell’Avvento al Palazzo del Belvedere e quello allestito nel Cortile onore della Reggia di Schönbrunn, che dura fino a Capodanno e offre anche un ricco programma per bambini. Quest’anno, poi, per la prima volta un mercatino tradizionale sarà allestito anche davanti al Duomo di Santo Stefano. Fra un mercatino e l’altro, vale la pena di concedersi una pausa golosa in uno dei tanti caffè cittadini: dal 2011, la tradizionale cultura dei caffè viennesi è addirittura patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Molti di essi conservano ambienti e atmosfere asburghiche, come il caffé Hotel Sacher, che ha inventato la deliziosa torta omonima, farcita al cioccolato, e l’antica pasticceria imperiale Demel (www.demel.at).

Da vedere
Non c’è solo la Vienna degli Asburgo, ma anche quella moderna e contemporanea. Si va dalle coloratissime opere di Hundertwasser degli anni Ottanta, come l’Hundertwasserhaus e la Kunst Haus Wien alle più recenti realizzazioni architettoniche, come La Donau city, lungo il Danubio, e il grattacielo di Jean Nouvel sul Canale del Danubio, che ospita un hotel, ristoranti e lo Stilwerk, un centro di negozi di design.

Come andare
Voli con Austrian (www.austrian.com), da Milano, Bologna, Firenze e Roma; e con Air Berlin (www.airberlin.com), da Milano Malpensa e Roma Fiumicino.

Info
www.austria.info/it

5) Bad Gleichenberg, acqua calda e atmosfera retrò
Oltre a Vienna, l’Austria è un concentrato di mercatini natalizi, alcuni dei quali davvero particolari. Come quello, tutto naturale, che si svolge a Bad Gleichenberg, nella zona termale del Termenland. La cittadina è già di per sé bellissima (fa parte delle città storiche austriache) e durante il periodo delle feste sembra ritornare indietro nel tempo: luce di candele, musica live, alcol bandito e quindi un tripudio di tazze di tè e tisane calde. Lo shopping si fa nel Kurpark, il polmone verde da 20 ettari che si trova in centro città: gli stand del mercatino dell’avvento, in programma l’8 e il 22 dicembre, sono semplici casette in legno dove si possono acquistare giochi in legno per i più piccoli, decori per la casa fatti a mano, biscotti, cappellini lavorati ai ferri, cesti in vimini e lana appena filata. In più ci sono tante occasioni per i più piccoli per imparare a cucinare i dolcetti delle feste, per aggregarsi ai cori, per inventarsi pittori e decoratori con il feltro. Gli adulti possono invece scoprire le offerte gastronomiche “della nonna”, oppure provare le escursioni sulla slitta trainata dai cavalli e le passeggiate serali, al lume di candela. Sempre nel parco, viene allestito un presepe in legno “gigante”: realizzato dall’artista stiriano Thomas Rauch, è protetto dagli alberi di abete. Le misure sono super: Giuseppe è alto 2 metri e 20 centimetri e pesa 800 chili, Maria sfiora i 600 chili.

Da vedere
La Termenland, nella regione austriaca della Stiria, è la più grande area europea dedicata al termalismo e al wellness. Qui si trovano ben sei centri termali – Bad Radkersburg, Bad Gleichenberg, Bad Waltersdorf, Sedersdorf, Bad Blumau e Loipersdorf – tutti vicini e tutti da “provare”. Ognuno, infatti, offre terapie curative e trattamenti estetici ad hoc.

Come andare
Se si viaggia in macchina, bisogna raggiungere il nodo autostradale di Graz e da qui proseguire per le varie località termali: da Milano, ad esempio, sono circa 700 chilometri, da Udine 300. Per chi parte da più lontano, si trovano voli a buone tariffe con Austrian Airlines (www.austrian.com) con arrivo a Graz. In generale è previsto uno scalo intermedio. Una volta arrivati in aeroporto, c’è un servizio bus che tocca tutte le località termali.

Info
www.termenland.it

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