Chi ha figli lo sa. Una delle cose più complicate, quando ci si mette in viaggio anche solo per qualche giorno, è riuscire a incastrare in auto tutta l’attrezzatura per il bambino. Una famiglia di tre persone che parte per un weekend sembra stia traslocando. E se si viaggia in aereo è anche peggio. Dove lo metto il passeggino? Lo scalda biberon? Il seggiolone per le pappe? Elisabetta Sanfelici e Sara Cortellazzi, due mamme di Viadana (Mantova), che conoscono bene questo tipo di problemi per averli vissuti sulla loro pelle, hanno avuto un’idea imprenditoriale innovativa, in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie in viaggio, ma non solo: un portale online – wishire.net – che permetta il noleggio di attrezzatura per bambini.

Il logo su Facebook del portale "Wishire"

“Io e Elisabetta – spiega Sara, che nella vita lavora nell’ufficio commerciale di una società di telecomunicazione – avevamo fatto la solita faticaccia per caricare in auto tutto il necessario per portare i nostri figli (tre in tutto, ndr) a giocare sui gonfiabili a Mantova. Una trasferta abbordabile, di soli 30 chilometri. Ma farci stare tutto in auto è stata un’impresa. Per questo, mentre i nostri figli giocavano, consapevoli di non essere le sole ad avere questo tipo di difficoltà, ci siamo messe a ragionare su come si potessero risolvere”. E l’idea è arrivata con le sembianze di un sito Internet, wishire.net (“desiderio di noleggiare“, letteralmente), che permette di affittare in tutta Italia e anche in buona parte del resto d’Europa l’attrezzatura ingombrante. “Abbiamo pensato alle famiglie – aggiunge Sara – che desiderano affrontare un viaggio itinerante, a tappe. Magari quattro, cinque giorni con due figli piccoli. Impossibile portarsi dietro tutto, che si viaggi in auto o in aereo, piuttosto che in treno. Per questo la nostra idea è quella mettere a disposizione passeggini, seggiolini per auto, carrozzine, sterilizzatori e tutto il resto”.

Ma come funziona questo noleggio e come raccolgono il materiale da affittare? “Le mamme con figli grandi – spiega Elisabetta che si occupa di comunicazione per un’agenzia – che non utilizzano più un certo tipo di attrezzatura, la mettono a disposizione sul nostro sito. Chi arriva in una determinata località, che può essere una città piuttosto che un borgo sperduto, sa di poter trovare quel che serve”. Il portale fa da tramite, mette in contatto fisicamente i soggetti che stipulano un contratto d’affitto regolare: tre giorni o tre mesi, dipende dalle necessità. Più a lungo si tiene un oggetto, meno si spende”.

Il costo medio di un noleggio è di 5 euro. Non solo chi viaggia può usufruire del servizio che avrà anche una applicazione per lo smartphone. Ma anche chi non vuole spendere un patrimonio in strumenti che sa di utilizzare per qualche mese oppure chi ha un’emergenza. “I benefici del servizio – dice ancora Sara – sono numerosi. Economici, prima di tutto, perché chi affitta guadagna soldi extra riutilizzando oggetti finiti a prendere polvere in soffitta, ma ancora in buono stato, mentre chi prende in affitto risparmia e si semplifica la vita. Si creano inoltre relazioni sociali, perché le parti in gioco si incontrano, dando vita a rapporti non virtuali. Senza considerare l’aspetto dell’ecosostenibilità, poiché allungando il ciclo di vita di un oggetto ne guadagna anche l’ambiente. Dal punto di vista turistico poi, gli enti di promozione potrebbero offrire il servizio in un ipotetico pacchetto viaggio per famiglie”.

Il progetto è in fase di start up ed è arrivato secondo allo “Startup weekend” di Verona, dove ha ricevuto molti apprezzamenti. “A Verona abbiamo lavorato con un team provvisorio – sostiene Elisabetta – E ora stiamo cercando collaborazioni per far partire il portale. Abbiamo già contatti, un business plan, la pagina del sito e il dominio, oltre che una pagina Facebook”. Adesso si tratta solo di spiccare il volo.

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