Momento di tensione durante il talk show di approfondimento “Piazzapulita”, su La7. Lo scontro coinvolge Gianni Alemanno e il conduttore Corrado Formigli a proposito dello scandalo Atac. L’ex sindaco di Roma sostiene che Gioacchino Gabbuti, ex amministratore delegato di Atac Patrimonio e al primo posto tra i dirigenti più pagati dell’azienda (585 mila euro all’anno), fu assunto da Walter Veltroni con un contratto blindato. “Quando siamo arrivati noi” – afferma – “non abbiamo potuto abbassargli lo stipendo, perché avremmo dovuto pagare una penale nettamente superiore. Quindi, è roba vostra”. La frase passa in sordina e Formigli chiede: “Perché allora Ignazio Marino ha abbassato lo stipendio di Gabbuti?”. Alemanno insorge e invita il conduttore a riguardare l’intervista rilasciata dal primo cittadino di Roma a Gaetano Pecoraro: “Forse lei si è distratto, Marino ha dato la mia stessa risposta su Gabbuti” . E ribadisce: “Gabbuti era un amministratore delegato di Veltroni e di sinistra, come di sinistra è lo scandalo della bigliettazione clonata. Quindi, è roba vostra, non è roba nostra. E’ inutile che ce la rimbalzate. E’ roba di Formigli, quindi state calmi“. “Alemanno, stia molto tranquillino lei” – replica Formigli – “deve stare molto tranquillino con me, perché ‘è roba vostra’ lo dice a casa sua. Io non c’entro proprio niente coi partiti”. Chiede la parola il deputato Pd Maria Elena Boschi, ma Formigli ripropone uno stralcio dell’intervista di Gaetano Pecoraro a Ignazio Marino. Che smentisce quanto dichiarato da Alemanno: “Gabbuti è stato rimosso dall’incarico, ma è a disposizione del direttore generale perché siamo in un Paese democratico che ha delle leggi sul lavoro. Io sono il Sindaco, non un imperatore, non posso sbattere una persona fuori dall’azienda. Posso sollevarla da un incarico e sollevarla da quello stipendio che io ritengo inaccettabile. Gabbuti, infatti, non prende più 600mila euro all’anno

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