Sono stati uccisi i due giornalisti francesi sequestrati in Mali. Il ministro degli Esteri di Parigi ha annunciato la morte dei cronisti dell’emittente Radio France International (Rfi) rapiti da uomini armati mentre stavano facendo un reportage a Kidal, nel nord-est del Paese. I due, la giornalista Ghislaine Dupont e il suo cameraman Claude Verlon, erano arrivati da pochi giorni a Kidal dalla capitale Bamako. I reporter sono stati rapiti dopo un incontro con Ambéry Ag Rissa, un leader dell’Mnla, il Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad: si tratta delle regioni del nord maliano, dove le comunità tuareg chiedono l’indipendenza. Il presidente francese François Hollande si dice “sgomento” e “indignato” per l’uccisione dei due giornalisti che definisce un “atto efferato”. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che i servizi di intelligence transalpini, insieme alle autorità maliane, “stanno facendo di tutto per fare luce il più velocemente possibile sulle circostanze della loro morte”. 

Secondo quanto riporta il sito di Rfi, lo stesso Ambéry Ag Rissa ha sentito un rumore sospetto sulla strada e dei colpi di arma da fuoco contro il veicolo dei giornalisti. A quel punto, ha aperto la porta della sua abitazione e ha visto i rapitori che facevano salire i due reporter a bordo di un 4×4 beige. I sequestratori avrebbero poi minacciato l’uomo intimandogli di rientrare in casa. Questa è l’ultima volta che i due sono stati visti, spiega la radio, aggiungendo che secondo diverse fonti i sequestratori sono fuggiti e si sono poi diretti verso Tin-Essako, a est di Kidal. Per i due giornalisti, ricorda l’emittente, si trattava della seconda missione a Kidal: a luglio si erano infatti già recati nella stessa città per seguire il primo turno delle elezioni presidenziali.

Secondo il sito Malijet, i reporter francesi sono stati sgozzati, mentre il ministero degli Esteri francese parla di colpi d’arma da fuoco. I cadaveri sono stati trovati a dodici chilometri da Kidal da militari impegnati nell’operazione Serval. Fonti locali riportano che alcuni elicotteri francesi, inquadrati nel contingente che partecipa all’operazione militare, si sono levati in volo e si sono gettati all’inseguimento del gruppo armato responsabile del duplice omicidio.

L’anno scorso il nord del Mali è stato conquistato da una fazione di al-Qaeda che ha usato i rapimenti di stranieri, soprattutto francesi, per foraggiare le proprie operazioni. La società di global intelligence Stratfor stima che al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) abbia portato avanti dal 2003 almeno 18 rapimenti, per un totale di riscatti pagati pari a 89 milioni di dollari. Questa settimana sono stati rilasciati quattro cittadini francesi che erano stati rapiti in Niger tre anni fa e tenuti in ostaggio in Mali.

Articolo Precedente

Datagate, scoperta una rete di spionaggio europea. “Servizi italiani litigiosi”

next
Articolo Successivo

La felicità nel Venezuela del dopo-Chávez

next