“L’applicazione per la discussione da parte degli iscritti delle proposte di legge dei nostri parlamentari sarà rilasciata entro il mese di settembre”, aveva scritto Beppe Grillo lo scorso 19 settembre, sottolineando che “è prevista entro il 2013 la possibilità di proporre una legge da parte degli iscritti al M5S ai parlamentari”. Due settimane dopo, il leader del Movimento torna sull’argomento, glissando però sull’applicazione per la partecipazione degli attivisti.

“‘Allora… a quando il portale che chiede la base?’. ‘A quando la piattaforma, ci dovete una risposta! Sono anni che aspettiamo’. ‘Democrazia diretta solo a parole, date alle persone la possibilità di scegliere come avete promesso!’. Queste tiritere da giornalista pidimenoellino sono uno dei tormentoni della politica italiana”, ha scritto in un nuovo post. “Delle due l’una, o sono scemi, o sono orbi. Il sistema operativo del Movimento è in costruzione da due anni. Ad oggi sono quasi 90mila gli iscritti certificati nel data base, quasi raddoppiati in un anno”.

L’annuncio sull’arrivo della piattaforma web per far partire la democrazia diretta era arrivato due settimane fa per gettare acqua sul fuoco, dopo che la senatrice Elena Fattori aveva organizzato una riunione a Palazzo Madama con Davide Barillari ed Emanuele Sabetta, sviluppatori del Lazio e autori del progetto Parlamento elettronico

Il leader del M5S, nel messaggio di oggi, fa poi il punto su quel che c’è già in casa 5 Stelle. “Le applicazioni on line disponibili e gratuite (non dovete pagare due euro ogni volta che votate) sono – rimarca – scelta candidati per le elezioni politiche (utilizzata per le Parlamentarie); scelta portavoce regionale, o comunale per capoluoghi di provincia (utilizzata per le regionali in Lombardia e per le comunali a Roma); scelta candidato carica pubblica nazionale (es. presidente Repubblica, Authority, presidente del Senato, ecc) utilizzata per le presidenziali; decisione immediata su temi di interesse nazionale o del Movimento (utilizzata per la valutazione del comportamento di due parlamentari del M5S)”.

E ancora: “Discussione proposta di legge parlamentare (in futuro anche regionale) con gli iscritti (in beta test ad alcuni parlamentari); creazione di banchetti sul territorio nazionale per eventi specifici con Foursquare; invio mail da parte delle liste M5S certificate agli aderenti sul territorio a livello comunale e regionale (utilizzate regolarmente da molte liste); raccolta fondi (utilizzata per le elezioni politiche); invio sms/mail a tutta la popolazione degli iscritti in occasioni di importanza nazionale (utilizzata in varie occasioni); kit di promozione digitale e fisica per gli attivisti su un tema specifico (utilizzata per le elezioni politiche)”. Due invece sono le applicazioni in evoluzione: “Forum di discussione pubblico su temi locali; forum privato di condivisione delle attività comunali e regionali da parte dei consiglieri eletti”.

Infine, “da sviluppare prossimamente: proposta di legge parlamentare e regionale formulata dagli iscritti al M5S per i parlamentari e i consiglieri regionali“. Segue un post scriptum “per i giornalisti dubbiosi: ‘una piattaforma non ve la daremo mai. Nel frattempo studiate. applicatevi, portalizzatevi!'”.

Articolo Precedente

Fiducia governo Letta: il ‘Baracconata Day’ e le vittorie di Letta-Pirro

next
Articolo Successivo

Una storica farsa

next