E’ stato sviluppato un nuovo vaccino contro la tubercolosi, un ‘sostegno’ in grado di rafforzare l’efficacia dell’ormai 50enne metodo di profilassi (Bcg) contro il ‘top-killer’ virus, secondo solo all’Hiv per letalità. L’’AdHu5′ è stato progettato dai ricercatori della McMaster University in Ontario, Canada, per essere dato dopo la vaccinazione Bcg iniziale, in modo da riattivare elementi immunitari innescati da Bcg che nel tempo diminuiscono. Lo studio è pubblicato su ‘Science Translational Medicine’.

Per realizzare il vaccino gli scienziati hanno modificato geneticamente un virus del raffreddore. Il virus agisce come una ‘navicella’ che trasporta materiale genetico nel polmone, e questi geni una volta giunti a destinazione comunicano attivamente con il sistema immunitario e lo aiutano a respingere il tipo di batterio che causa la tubercolosi. Ci sono voluti 10 anni per realizzare il nuovo vaccino, e già nel primo trial nel 2009 su 24 pazienti, dei quali la metà già immunizzati con Bcg, aveva dimostrato di aumentare le difese immunitarie ed essere sicuro. E ulteriori sperimentazioni verranno effettuate per misurare il reale potenziale del vaccino.

Una persona su tre nel mondo è infettata con microorganismo che rimane nell’organismo in maniera latente. Una su dieci di queste persone sviluppa la malattia, che nel 50% dei casi porta alla morte. Bastano un semplice starnuto o un colpo di tosse per trasmetterla, e si stima che ci sia una nuova infezione ogni secondo. Perdita di peso, febbre bassa ma persistente, tosse e sangue nell’espettorato sono i sintomi più comuni. I polmoni sono infatti gli organi più colpiti, e quando il batterio si annida distrugge piano piano i tessuti che vanno incontro a necrosi.