La “Woodstock nera” si dà appuntamento lunedì 16 dicembre a Milano per “il concerto più importante dal Campo Hobbit a oggi”. Sul palco la crema del nazi rock nostrano, dai Malnatt, agli Hobbit passando per gli Skoll, tutti uniti per ricordare Carlo Venturino, fondatore della band di estrema destra Gli Amici del Vento, scomparso 30 anni fa in un incidente stradale. Fin qui, si fa per dire, tutto bene, ma è giallo sulla location, che per il momento gli organizzatori vogliono tenere segreta. Ma l’Osservatorio democratico, sito dedicato al monitoraggio della destra estrema, non ha dubbi. Secondo il portale, si tratta di uno dei teatri più importanti della città e d’Italia: il Manzoni, fondato nel 1870 a pochi passi da piazza della Scala e di proprietà, dal 1978, del Gruppo Fininvest

Sul sito che annuncia il “Concerto per Carlo” è caricata una planimetria dello spazio destinato ad ospitare l’evento. Una pagina che “verrà aggiornata ogni settimana con l’indicazione dei biglietti effettivamente venduti”, ma non viene fornita nessuna indicazione su quale struttura. Al contrario, probabilmente per evitare (o ritardare) la scontata levata di scudi dell’universo antifascista milanese, si legge che “le indicazioni sul teatro verranno fornite direttamente solo a chi acquista il biglietto”.  Ma Saverio Ferrari, animatore dell’Osservatorio democratico, è certo: “Monitorando siti e social network afferenti a quell’area politica siamo giunti alla conclusione che si tratti proprio del Manzoni. A riprova di questo abbiamo sovrapposto la planimetria pubblicata sul loro sito con quella del teatro milanese e coincidono perfettamente”. Settecento posti e la stessa identica disposizione di poltrone in platea e galleria.  Sul Corriere della Sera qualche giorno fa è uscita una pagina pubblicitaria con la programmazione della sala meneghina e, fra uno spettacolo di Vincenzo Salemme e uno show di Angela Finocchiaro, del concerto neonazi non c’è traccia. Ma dall’ufficio stampa del teatro fanno però sapere che effettivamente lunedì 16 dicembre l’arena è prenotata per un “evento privato non aperto al pubblico”.

Quando però si fa notare che online sono già partite le prevendite (costo 35 euro), l’abbottonatissimo addetto si limita prima a dire un generico “non sappiamo chi è” per poi rifugiarsi in un “non siamo tenuti a fornire indicazioni su chi affitta la sala”. Neanche se si tratta di gruppi neonazisti? “Apprendo da lei questa connotazione politica” e fine della telefonata.  Secondo Ferrari, la richiesta è partita da coloro i quali considera “i due principali referenti nelle istituzioni locali dell’area neonazista di Milano e dintorni”: Domenico Turci e Roberta Capotosti, entrambi consiglieri provinciali del gruppo Centrodestra nazionale, i Fratelli d’Italia del trio Meloni-La Russa-Crosetto

Ma chi sono gli organizzatori? Sempre sul sito dell’adunata nazista si legge che si tratta di “una produzione Lorien”, associazione culturale impegnata nella distribuzione di musica alternativa e cioè di “gruppi o solisti appartenenti all’area della Destra politica italiana”. Ma è il secondo banner a dare qualche notizia in più: si legge infatti che l’organizzazione tecnica è affidata a Lealtà Azione, la costola milanese degli Hammerskin, una delle organizzazioni neonaziste più pericolose in circolazione, nata negli anni ’80 in America e presto diffusasi in molti altri paesi. Per prendere le misure, basta guardare i curricula dei due leader Giacomo Pedrazzoli e Stefano De Miglio, noti alle cronache giudiziarie per il loro odio atavico contro “rossi, arabi e negri”, arrestati nel 2004 per due tentati omicidi ai danni di esponenti dei centri sociali di sinistra. 

A seguire, sempre sul sito, gli sponsor. Ed è sempre l’Osservatorio democratico a fornire i dettagli: “Si passa dall’associazione antiabortista Branco, a Memento, appena nata per rivalutare le gesta dei repubblichini”. Poi “Canti ribelli web”, che si ispira alle gesta dell’ex Nar Massimo Morsello e all’ex generale delle SS Leon Degrelle” e molte altre organizzazioni radicali. Non male per uno dei teatri che, dopo aver celebrato la fama dei vari De Filippo, Albertazzi e Melato, si prepara a mandare in scena l’orgoglio neonazista. Seppur mascherato da “evento privato”.

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