“L’idea era di fare una patrimoniale che gravasse sulla parte ricca del Paese e che avrebbe dato uno straordinario segnale al mondo, al mercato finanziario, all’Europa, che questo era un paese serio”. Questa la proposta che Pietro Modiano, ex direttore generale di Intesa Sanpaolo e attuale presidente di Sea, aveva già proposto a luglio 2011 e che ora torna a ribadire in un’intervista rilasciata a Riccardo Iacona. Il video dell’incontro verrà trasmesso questa sera nella puntata di esordio di Presadiretta dal titolo ‘Ricchi e poveri’, in onda dalle ore 21.05 su Rai3. “Abbiamo ancora adesso bisogna di una patrimoniale – spiega Modiano a Iacona – perché siamo in una fase straordinaria, non c’è mai stata una crisi lunga cinque anni. Se noi riusciamo nell’operazione di trasferire risorse da chi ha una bassa propensione al consumo, che sono i ricchi, a chi ha un’alta propensione al consumo, possiamo far ripartire l’economia. Magari non di 200 miliardi di euro, ma la farei di 80 miliardi di euro. Io la farei sul patrimonio liquido di quel 10% degli italiani che sono più ricchi e che posseggono quasi il 50% di tutta la ricchezza privata del Paese. E questo ammontare di 80 miliardi di euro lo ripartirei in 4 anni, 20 miliardi all’anno, che è l’1% e rotti del Pil”
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