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Manning, Wikileaks, dipende chi si tradisce

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Da qualche anno, quel giovane, aveva deciso di entrare in famiglia. Nella famigghia. Era stato puntuto ed era entrato nella cosca.
Non gli avevano dato alcun ruolo di azione: mingherlino, piuttosto basso, con gli occhiali, non aveva il fisico. Lavorava per l’organizzazione criminale offrendo le sue doti informatiche: anche la mafia, nel terzo millennio, deve evolversi con la tecnologia.
Così, quel ragazzo gracile, aveva avuto accesso a tutti i segreti e a tutti i misfatti. E la coscienza si fece sentire. Per un certo periodo aveva cercato di convincersi che quelli che il codice penale indicava come delitti erano giustificati: il bene superiore, il destino di potenza…
Ma i dubbi non lo lasciavano e, alla fine, lottando tra l’affetto per i familiari e la vergogna per quei crimini, aveva deciso di denunciare.

Da qualche anno, quel giovane, aveva deciso di entrare nell’esercito. Nell’esercito degli Stati Uniti. Si era arruolato ed era diventato un militare.
Non gli avevano dato alcun ruolo di azione: mingherlino, piuttosto basso, con gli occhiali, non aveva il fisico. Lavorava per l’esercito offrendo le sue doti informatiche: anche il dipartimento della Difesa, nel terzo millennio, deve evolversi con la tecnologia.
Così, quel ragazzo gracile, aveva avuto accesso a tutti i segreti e a tutti i misfatti. E la coscienza si fece sentire. Per un certo periodo aveva cercato di convincersi che quelli che il codice penale indicava come delitti erano giustificati: il bene superiore, il destino di potenza…
Ma i dubbi non lo lasciavano e, alla fine, lottando tra l’affetto per il suo Paese e la vergogna per quei crimini, aveva deciso di denunciare.

Bradley Manning è stato detenuto senza processo in isolamento per tre anni per aver rivelato segreti militari. Tra questi, il video dell’assassinio di dodici civili iracheni disarmati e i documenti che attestano la morte di oltre 15.000 (quindicimila) persone in Iraq in situazioni simili.

Ma per lui, al quale oggi è stata inflitta una condanna a trentacinque anni di carcere, era stata richiesta una pena a sessant’anni. Nel proporla, l’accusa aveva affermato: “Se si tradisce il proprio Paese non si merita pietà”.

E se invece si tradisce l’umanità?

Perché il silenzio del giovane mafioso è omertà e la sua denuncia eroismo, mentre il silenzio del giovane militare dovrebbe essere obbedienza e la sua denuncia tradimento?

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