Sei mesi di tempo e l’Italia sarà costretta a chiedere aiuto all’Ue: lo dice il rapporto di Mediobanca Securities, anticipato dal Fatto Quotidiano in edicola oggi. Il vice-ministro dell’econpomia Stefano Fassina, a Milano per partecipare al convegno delle Acli, smonta le ipotesi accusatorie del report che mette nero su bianco le criticità del debito pubblico italiano: “Non c’è alcuno scenario emergenziale”. L’esponente Pd esclude anche quello che è uno dei fantasmi degli italiani, cioè il prelievo forzoso dai conti correnti, che il governo Amato realizzò nel ’93: “Monti non stava studiando al prelievo forzoso, e nemmeno noi lo faremo. L’Italia non ne ha bisogno”  di Francesca Martelli

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Spending review: lavoro da orologiai, non da taglia boschi

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Bpm, batosta per il presidente Bonomi. E ammette: “Forse Spa era la via sbagliata”

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