La pausa pranzo fai da te torna in auge. Complice la crisi economica ma anche la voglia di mangiare meglio e più sano, abbiamo riscoperto il piacere di prepararci il pasto da portare in ufficio e consumare con i colleghi. Gli ultimi dati parlano chiaro: oltre 7 italiani su 10 non rinunciano più al portavivande sulla scrivania, al Nord la “schiscetta”. Un’abitudine che sta diventando un vero e proprio trend. Tradizionalmente legata alla figura dell’operaio che si portava il pranzo da casa, preparato dalla mamma o dalla moglie, la “schiscetta” è ormai trasversale e compare anche al fianco di borse e valigette di imprenditori e manager.

Secondo le statistiche, per il 45% degli italiani il rispolvero di questa sana abitudine è dettato dal bisogno di risparmiare. Segue poi l’aspetto salutista, con la necessità di mangiare cibi sani e di sicura provenienza (il 38%) e poi il bisogno di ottimizzare i tempi evitando i tempi di attesa al bar o al ristorante (28%). Considerando che i costi della pausa pranzo sono aumentati drasticamente negli ultimi anni, come confermano le ultime rilevazioni di Adusbef e Federconsumatori, per un veloce pasto si spende dai 5 ai 15 euro al giorno. A fine mese la spesa complessiva può facilmente superare i 150 euro, cifra che con la preparazione di piatti fai da te, si riduce fino al 50%. Non poco, di questi tempi.

Ma come affrontiamo, da un punto di vista nutrizionale, il momento più importante della giornata? Ecco qualche consiglio e alcuni comuni errori da evitare. Prima regola fondamentale è “niente fretta”. Il pasto è un’occasione per staccare e rilassarsi, oltre che per nutrirsi. Importante per evitare squilibri all’organismo, il ciclo fame-sazietà deve essere regolare e scadenzato. Assolutamente no, quindi, a pranzi consumati davanti al pc, in piedi o peggio ancora, saltati a piè pari. Le parole d’ordine per riuscire a preparare un piatto in grado di gratificarci e di saziarci sono varietà, qualità e leggerezza. Per non appesantirci ed evitare il ko post prandiale, diamo spazio a piatti a base di verdure, cereali e legumi. Approfittando delle ricette low cost e salva frigo, la preparazione del pranzo può essere un’occasione per sperimentare nuovi gusti e sapori senza rinunciare a ricette sfiziose, con un occhio alla linea. Avanti tutta, allora ad insalate di riso, pasta fredda e cous cous che non richiedono una preparazione laboriosa ma che possono rivelarsi piatti nutrienti e gustosi se guarniti con verdure fresche, formaggi light, pesce, carne bianca e cereali. Spazio poi a fruttayogurt, ottimi spuntini prima del pasto.

Se poi, oltre che al portafogli e alla bilancia prestate un occhio anche alla moda, vi accorgerete dell’ampia offerta di portavivande sempre più chic e tecnologiche. Dimenticate i vecchi e grezzi contenitori d’alluminio: le schiscette diventano dei veri e propri oggetti da sfoggiare. Oltre alle classiche ciotole di plastica, pratiche ma poco eleganti, sono sempre più gettonati i “lunch box” di design, in legno e in metallo, dove conservare il proprio pranzo all’insegna del glamour. Accessori alla moda e funzionali il cui prezzo oscilla dai 10 ai 50 euro e che è possibile trovare anche nei supermercati più forniti.

di Emanuela Mei

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