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Rai, Verro rimane nel cda. Maggioranza “blindata” del Pdl a viale Mazzini

Se fosse rimasto al Senato, probabilmente la commissione di Vigilanza avrebbe nominato un consigliere di centrosinistra. In quota centrodestra sono così in cinque, visto che si è aggiunto Rodolfo De Laurentiis, nominato nel 2012 dall'Udc. Solo Tobagi e Colombo del Pd
Cavallo Rai
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Antonio Verro si dimette da senatore per rimanere “attivamente” nel cda Rai. E garantire così una salda maggioranza di consiglieri al centrodestra. “Ancor prima che il mio caso di incompatibilità possa essere preso in considerazione dalla competente giunta parlamentare – ha detto – ritengo opportuno, in questo quadro, dimettermi da Senatore della Repubblica e tornare a partecipare attivamente ai lavori del Consiglio di Amministrazione della Rai”. 

Una scelta che, numeri alla mano, garantisce una maggioranza blindata nelle mani di Berlusconi a viale Mazzini e che è stata sostenuta anche dai colleghi di partito. “Antonio Verro – ha dichiarato Daniela Santanché a Un Giorno da Pecora su Radio2 – ha fatto bene a dimettersi da senatore del Pdl, perchè abbiamo bisogno di lui nel cda della Rai”. Infatti, nel caso fosse rimasto in carica in Parlamento, la nuova commissione di Vigilanza, che ancora non si è formata, avrebbe probabilmente nominato un nuovo consigliere di centrosinistra. Attualmente oltre a Verro, Antonio Pilati, Luisa Todini e Gugliemo Rositani sono in quota Pdl-Lega e a loro si è aggiunto anche Rodolfo De Laurentiis che, eletto in quota Udc, è poi passato al Pdl. Rimane dunque in netta minoranza il Pd, con i soli due consiglieri Benedetta Tobagi e Gherardo Colombo. In sostanza, cinque “contro” due.

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