Filmavano video pedopornografici coi propri figli da mettere in rete Deep Web, una zona ‘invisibile’ di internet. La Procura di Catania nell’ambito dell’operazione antipedofilia Tor ha disposto l’arresto di quattro persone e l’iscrizione nel registro degli indagati di altre cinque. Sono finiti in manette un romano di 41 anni al quale la polizia postale ha trovato immagini da lui stesso prodotte mentre abusava della figlia di 9 anni, e una catanese che vestita da suora in una chiesa faceva violenza sul figlio di 10 anni. Insieme a loro anche un 64enne residente a Torino e un 28enne trovato in possesso di oltre 75 mila file pedopornografici, alcune delle quali riguardavano anche una giovane di 12 anni adescata su Facebook. Fotografie in cui la ragazza era nuda e che sono state diffuse in rete.

La polizia postale e delle telecomunicazioni di Catania, coordinata dal procuratore capo Giovanni Salvi e dal sostituto Marisa Scavo, ha scoperto nella rete invisibile di internet Deep Web, un gruppo di nove persone ritenute responsabili a vario titolo di produzione, commercio, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico. Secondo gli inquirenti, la chiesa nella quale la catanese avrebbe girato le immagini “sarebbe in Piemonte”. Dalle indagini è emerso che l’uomo arrestato a Torino sarebbe parente della donna e secondo l’accusa era lui a chiederle di “esibirsi” su richiesta di “clienti”. I cinque indagati appartenevano al gruppo ed erano in contatto con il piemontese anche sul Deep Web perchè “fortemente interessati a quel particolare tipo di materiale pedopornografico realizzato accostando in maniera sacrilega gli abusi sui minori agli oggetti religiosi”.

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