“Sniffare” cocaina per almeno quattro mesi. Il tutto per il progresso della ricerca scientifica. È entrata nell’occhio del ciclone – o almeno è diventata oggetto di scherzi e battute in tutta Londra – l’università King’s College della capitale britannica, che ha chiesto a centinaia di suoi studenti, tramite e-mail, di prendere parte a uno studio mai effettuato prima. Obiettivo, analizzare e catalogare gli effetti della cocaina – stupefacente classificato nel Regno Unito “di classe A”, e quindi estremamente pericoloso – sul corpo umano. Unica richiesta agli studenti che vorranno prendere parte alla ricerca, non tagliarsi o tingersi capelli e peli del corpo per almeno quattro mesi. E, inoltre, mantenere l’anonimato e non farsi intervistare dai giornali o dalle televisioni.

Il King’s College parla anche di una “ricompensa per il tempo e lo sforzo impiegati” e promette di seguire le “cavie” durante e dopo la somministrazione della droga. Il tutto avverrà in ambiente controllato e in quattro mesi di tempo bisognerà andare a farsi visitare almeno sei volte. Gli studenti che hanno ricevuto l’e-mail intanto scherzano, ma saranno sicuramente in tanti ad accettare la sfida, anche se solo per il denaro promesso più che per reale volontà di far progredire le conoscenze scientifiche.

Almeno 700mila britannici, nel 2012, hanno preso cocaina almeno una volta. Lo stupefacente che un tempo era molto diffuso fra le classi agiate è sempre più droga per tutti, con prezzi in discesa e consumo in costante aumento. Ma chi già è un consumatore di cocaina, così come chi usa altre sostanze, non potrà prendere parte allo studio, così come la somministrazione sarà vietata agli studenti di medicina e ai futuri dentisti. I quali, passando molte ore negli studi e nelle sale operatorie, non potranno essere messi in grado di nuocere ai pazienti.

Sui forum degli studenti già si specula su quanto sarà corposo il risarcimento pecuniario. C’è chi ipotizza qualche migliaio di sterline, chi dice che comunque il danno al fisico non potrà mai essere ricompensato pienamente, chi semplicemente fa battute su una droga “finalmente accessibile a tutti”. L’e-mail agli studenti è chiara: “Dopo la somministrazione della cocaina, prenderemo dei campioni di sangue, urine, capelli, peli, sudore e fluidi orali, al fine di investigare su come la sostanza si diffonde attraverso il corpo umano”.

Il progetto del King’s college è stato approvato dal London Westminster Research Ethics Committee e verrà portato avanti dal dipartimento di clinica tossicologia del St. Thomas’ Hospital. L’università ha cercato di mettere a tacere le critiche, con un portavoce che ha detto: “Abbiamo considerato tutti gli aspetti etici e scientifici. Lo studio verrà condotto sotto il più alto controllo medico in una clinica apposita. Il Sistema sanitario nazionale ha approvato la ricerca e se volete possiamo darvi tutte le garanzie del caso”.  Così questa università da 19mila studenti, e classificata dal Times come dodicesima in Europa in quanto a qualità complessiva, si prepara a portare avanti uno studio su quello che in realtà tutti già sanno: “Che la cocaina fa male”, precisa l’università, “ma ancora non sappiamo quali sono gli effetti reali di questa droga sul corpo”. 

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