Nel mio lavoro fra amici, parenti, pazienti raccolgo emozioni che come le viole dell’imminente primavera mi paiono tutte splendide.
Vorrei condividerle coi lettori per chiedere poi di esprimere le loro.
Elettore Fare: Mi sento orgoglioso. I nostri voti hanno sottratto alla destra la possibilità di vincere alla Camera. Se non ci fossimo stati noi sarebbe molto realistica la possibilità di un Quirinale immiserito dai festini del “bunga bunga”. Abbiamo evitato questa scellerata situazione. E’ chiara una certa delusione soprattutto per la figura pessima del leader ma la nostra testimonianza sulla possibilità che esista una destra diversa è stata importante.
Elettore Rivoluzione civile: Mi sento arrabbiato. Abbiamo toccato con mano la manipolazione che la televisione riesce a determinare sui messaggi politici. Era facile per i comici prendere in giro il nostro leader per il suo modo di parlare. Perché non hanno mai imitato il loro collega comico? Hanno paura delle reazioni? Certo se avessimo avuto noi più successo ora sarebbe possibile un governo finalmente di sinistra per questo paese che è sempre e costantemente stato a destra. Anche nei governi degli ultimi dieci anni nei quali ha partecipato la sinistra si trattava di coalizioni bloccate in cui il centro ha sempre impedito vere riforme.
Elettore Futuro e libertà. Sono deluso. Alla faccia di coloro che continuano a dire che le televisioni non contano si è visto che l’oscuramento completo del nostro leader ha provocato un risultato modesto. Il timore è che solo la demagogia paghi. Le promesse irrealizzabili, l’idea che tanto bisogna buttare tutto all’aria.
Elettore Amnistia giustizia e libertà. Sono fiducioso. Abbiamo perso ma le nostre idee mai come ora sembrano vincenti. Abbiamo sempre lottato per un cambiamento radicale. Ora ci sarebbe l’opportunità di mettere in atto tante modifiche che questo paese non ha mai potuto realizzare perché bloccato dai problemi e interessi personali.
Mi piacerebbe che i lettori provassero ad esprimere le loro emozioni. In questi giorni si sentono solo ragionamenti, elucubrazioni sui ragionamenti di altri, cervellotiche descrizioni del futuro. Non se ne può più di tutti questi ragionamenti. E’ chiaro, come nei casi riportati, che ogni emozione è collegata ad un pensiero, ma essa è l’elemento più importante e “fragrante” che può portarci nuova aria di primavera.