Stavolta i missionari non partiranno per mete lontane, ma saranno sguinzagliati direttamente sotto le Due Torri per annunciare il Vangelo nei luoghi frequentati dai giovani come pub e discoteche, ma anche con carcerati o in strada con le prostitute.

Saranno 120 i frati francescani minori di Santa Maria degli Angeli di Assisi, da anni protagonisti di “missioni cittadine” in giro per l’Italia, che arriveranno a Bologna su richiesta del cardinale arcivescovo Carlo Caffarra. Il cardinale, che nei giorni scorsi si è reso protagonista dell’ennesima polemica a sfondo politico sui matrimoni gay, li ha voluti in città in occasione dell’anno della fede per provare ad avvicinare “quanti, in particolare giovani, sono lontani dalla fede e dalla chiesa”, come spiega una nota della Curia.

E così, oltre alla scuola della fede partita da poco al seminario di villa Revedin e rivolta ai giovani, la chiesa bolognese mette in pista anche l’idea di una missione giovani per la città di Bologna, servendosi dell’aiuto dei frati (ma anche suore francescane, missionari e missionarie laiche).

Sarà quindi un piccolo ‘esercito‘, come si legge in un comunicato di via Altabella,  che percorrerà “le vie di Bologna e incontrerà i giovani per ricordare loro che il signore li sta cercando e li aspetta”. I missionari saranno impegnati durante il giorno nella zona universitaria e nei luoghi di ritrovo dei giovani (“locali, biblioteche, palestre”, esemplifica la curia). Inoltre alla sera si recheranno nei pub, nelle discoteche, nei locali, “per incontrare informalmente quanti si lasceranno avvicinare. Andranno inoltre a incontrare i carcerati, la prostitute, le realtà più povere ed emarginate“.

La ‘missione’ avrà la sede principale San Sigismondo, in cui si svolgerà la preghiera del mattino e l’adorazione continua fino alle 18. Alla sera, dopo cena, a partire da martedì 26, saranno proposti incontri di approfondimento al cinema Perla, per quanti vorranno dare seguito agli incontri avuti con i missionari. L’inizio ufficiale della missione sarà venerdì prossimo, 22 febbraio, alle 21 con la messa in cattedrale presieduta dal cardinale. Il progetto si concluderà invece domenica 3 marzo con la messa in cattedrale alle 10,30 presieduta dal vicario generale. “Saranno giorni in cui la chiesa si renderà visibile in quei luoghi in cui normalmente non è presente; il vangelo ritornerà ad essere annunciato dove era stato annunciato all’inizio, cioé nelle strade”.

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