Dopo il primo “Basta” che Oscar Giannino urla nello spot di Fermare il declino, viene voglia di fermare lui, di spegnere la tv, di bloccare il “rumore” della campagna elettorale. Un effetto dissonante per uno che sta chiedendo un voto: ma magari è voluto. La conclusione del breve video è coerente: “Oscar Giannino, terrore al Ministero”, l’ultima inquadratura con il candidato (premier) in versione Rambo che campeggia su una simil-locandina cinematografica.

Richiami a un generico coraggio, parole come “nuovo” e “futuro”, e una spruzzatina amore: ecco gli ingredienti di punta della comunicazione video degli spot elettorali (quelli pensati per la tv) di destra e di sinistra (categorie peraltro piuttosto in disuso). E non fa niente se si tratta del Pdl, che ha alle spalle un ventennio di governo, seppur con qualche interruzione o di Monti, che sarà pur nuovo alla politica politicante, ma non al potere.

Sono eroi i “protagonisti normali ” di Fratelli d’Italia. Slogan un po’ missionario, un po’ guerriero, “L’Italia chiamò” e poi una carrellata di “gente comune”: “Ogni giorno onoro il mio lavoro “(la ragazza di un call center), “ogni giorno ho un solo desiderio nel cuore: difendere ciò che amo” (un militare). E via di questo passo: “Non mi lamento . Mai”, dice l’operaio. D’altra parte, la coppia Meloni & Crosetto aveva iniziato la campagna elettorale con un video in cui si tenevano insieme la Thatcher, Giovanni Paolo II e Aung San Suu Kyi, con echi del Signore degli Anelli e del Risorgimento. “Vi invito a resistere uomini del Nord”.

A proposito di resistenza, Forza Nuova si lancia in immagini simbolo come quella di un euro spezzato, ed ecco riapparire le vecchie diecimila lire. E siccome “l’Italia senza figli muore” scorrono le immagini di una bambina completamente “rivestita” di piccioni. Praticamente i topi dell’aria. A proposito di rassicurazioni.

Sceglie di aprire il suo spot con i bambini, i suoi tre nipotini, anche Mario Monti, secondo la linea conduttrice della sua campagna dopo la salita in politica: scendere al livello dei comuni mortali. Per capirci, quella che l’ha portato a prendere in braccio il cagnolino Empty nello studio della Bignardi, farsi riprendere nell’atto domestico di giocarci in salotto, e trascinarsi ovunque la moglie Elsa. L’unica voce in sottofondo è la sua. “Mi hanno chiamato per prendere le decisioni che loro non avevano il coraggio di prendere”, chiarisce.

Ostinatamente in controtendenza Bersani, che si è lasciato dietro alle spalle il Vasco Rossi con cui “voleva dare un senso a questa storia” ma sceglie una Nannini che comunque mette l’accento sul passato con un malinconico , “Mi ricordo di te”. Colonna sonora per due storie di vita vissuta (un bacio e un parto), di due ragazzi responsabili, ansiosi e fiduciosi nelle “magnifiche sorti progressive”, filmati dal regista Luca Miniero. Anche Ingroia la dice in musica. Nella voce di Fiorella Mannoia. Parole d’amore, con manifestazioni per la legalità sullo sfondo: “Ci penso da lontano. Per ogni anima tagliata l’amore è sangue, futuro e coraggio”.

Sembra il video di un’assemblea studentesca d’altri tempi, lo spot di Sel. Primo piano fisso su ragazza con coda di cavallo e microfono: “Mia madre mi ha insegnato che non bisogna cercare un fiore nel deserto, ma bisogna piantarlo”. Nel finale, tra gli applausi, si sente persino la parola “sinistra”. Niente croci celtiche, ma signori eleganti e sereni, che raccontano quant’è bello vivere al Nord, invece, per la Lega.

Gente che ama la gente” è l’inno di quello che si definì il partito dell’amore. Lo spot del Pdl scodella subito un Berlusconi “in tutte le sue forme molteplici e vitali”. Poi una serie di cartelli con un “Noi no” a caratteri cubitali. A Saviano, a Travaglio, alla magistocrazia, ma pure a Fazio, a Hamas, ai Radical chic. Persuasione.

Bucolico e rivoluzionario: così si racconta il 5 Stelle. Cascate o pale per l’energia eolica, ciclisti, foto dei giovani e candidati, insieme a immagini del Parlamento (“devono andare a casa tutti”) musica soave, con la voce guida di Grillo che spiega: “Se voi date un voto ai 5 Stelle dovete decidere che la vostra vita può cambiare”.

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