Il mondo FQ

La Terra è malata. E ce lo comunica come può.

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Ognuno è figlio delle sue esperienze. Io non sono un climatologo, ma, forse, meteoropatico sì e patisco quando le temperature sono fuori stagione. Soprattutto patisco il caldo d’inverno.

Oggi, 4 gennaio, fuori ci sono 17°. Tengo le finestre aperte per riscaldare la casa. Qualcosa di anomalo e sempre più frequente si verifica qui in valle.

Il buon Mercalli parla per questo fine settimana di fohn. È noto che per effetto del fohn, le temperature si possono alzare, anche sensibilmente. Ma, a parte il fatto che se guardo Meteo France per questi giorni non mi dà tempesta oltreconfine (condizioni di stau/phon), e a parte il fatto che 17° al 4 di gennaio sono una temperatura più che alta, diciamo pure del tutto anomala, anche mettendo il fohn sul piatto della bilancia, io poi noto come da quando vivo in valle questi fenomeni sono sempre più frequenti. Ma molto più frequenti. Intendiamoci, il fohn c’è sempre stato, i latini lo chiamavano favonio ed era già caldo allora. Ma, ripeto, queste temperature e queste frequenze sono del tutto anomale.

È chiaro che, da buon ambientalista, associo razionalmente questo fenomeno con il riscaldamento globale, e non voglio sentir parlare, per favore, di tempi lunghissimi su cui occorrerebbe fare confronti e tirare conclusioni, che è una buona scusa per lasciare le cose come stanno.

Ma, anche se non fossi un ambientalista, ho dentro di me uno spirito panico che mi fa sentire come facente parte di un tutto, e di questo tutto io oggi sento chiaramente la febbre.

Le temperature che si verificano con sempre maggiore frequenza ci dicono, per chi ha orecchie per sentire, che la Terra ha la febbre e ce lo dimostra come può. Stiamo facendole del male, e Lei si lamenta.

Ma gli ottusi economisti che governano il mondo non sono così sensibili. Per loro questo è solo “bel tempo”, e continuano a predicare il verbo della crescita e dello sviluppo. Insensibili e criminali. Forse criminali perché insensibili.

Io non posso fare nulla, purtroppo, salvo il non riscaldare casa e poco altro. Intanto, domani niente gita con gli sci, solo bicicletta. Peccato.

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