Sono 9 gli asili nido che il Comune di Torino ha dato in gestione alle cooperative. I genitori lamentano un minor numero d’insegnanti per lo stesso numero di bambini rispetto all’anno precedente, “tutto a scapito della qualità del servizio”, come sottolinea una mamma del Coordinamento genitori. Per il Comitato Zero-Sei, costituitosi all’indomani dell’annuncio delle esternalizzazioni, il numero di ore lavorate da parte degli educatori è diminuito del 25-30%. Come sono diminuiti gli stipendi dei lavoratori: “Per 33 ore lo scorso anno si percepivano 18mila euro annui, quest’anno, con le cooperative, sono diventati 13mila”. L’assessore comunale Mariagrazia Pellerino rimanda le accuse al mittente: “Abbiamo rotto il patto di stabilità. Il Comune non poteva assumere nessuno, le cooperative erano l’unica soluzione”. Il sindaco Piero Fassino ha annunciato che per il prossimo anno i bilanci saranno in ordine e quindi, con patto di stabilità salvo, potranno riprendere le assunzioni. Chissà se la Giunta riassumerà i dipendenti dei nidi  di Cosimo Caridi

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