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Ruby, Cenerentola dell’era Berlusconi

Ruby, Cenerentola dell’era Berlusconi
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Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori, non è mai stata la nipotina dell’ex rais egiziano Hosni Mubarak, ma ora fa comunque una vita da principessa. Chi l’aveva incontrata prima dell’ormai famoso concorso di bellezza, presentato da Emilio Fede in Sicilia, ha riportato alla memoria la fotografia di una ragazzina vestita di cenci che raccontava la sua triste storia di figlia maltrattata da un padre-padrone despota e violento che per convincerla a rimanere musulmana le aveva versato dell’olio bollente sul corpo. Era così malmessa Ruby che un ragazzo siciliano, dopo un incontro in discoteca, l’aveva portata a casa sua per aiutarla e la mamma del giovanotto l’aveva ospitata qualche giorno perché le faceva pena. Le aveva anche dato dei vestiti. 

E’ il 26 marzo di quest’anno quando, nell’aula del processo per concussione e prostituzione minorile al leader del Pdl, Grazia Randazzo testimonia ai giudici come la marocchina – che aveva accolto per pietà in casa – aveva, qualche tempo dopo, mandato una macchina con autista a prendere lei e il figlio quando erano arrivati a Milano per una visita. Non solo; Ruby aveva pagato l’albergo e li aveva portati a una festa all’Atlantique, locale della movida milanese. “Mi disse che stava lavorando che faceva le sfilate nel campo della moda e che lavorava per Mediaset. Mi parlò di Lele Mora che stava facendo le carte per l’affidamento”. Certo è che tra feste, autista e albergo fu Ruby a pagare tutto: “Non ricordo – dice la donna rispondendo al pubblico ministero che chiede se la ragazza aveva denaro – pagava tutto lei”. Ruby era anche tornata in Sicilia  per la comunione della figlia della signora. “Era cambiata notevolmente, era molto elegante e aveva denaro. Mi ha anche comprato vestito per la cerimonia”. Da Cenerentola Ruby si stava già trasformando: “Una volta chiamò e disse accendi su Rete 4 che ci sono io”, ballava. Tutto merito di mister B.

In una intercettazione Ruby e la signora parlano proprio di lui; è il 7 settembre 2010: “Adesso sanno che conosco Silvio e che vado da Silvio… Io ho negato che Silvio sappia che ero minorenne, non lo voglio mettere nei casini” racconta dopo essere stata interrogata dai pm. La Randazzo fa due più due e mormora di “soldi che hai avuti tramite lui…”

Come in tutte le fiabe che si rispettino la povera fanciulla vive una vita migliore dopo l’incontro con il principe. In questo caso però c’è il Cavaliere. Karima ha cambiato vita, smessi i cenci fa shopping in via Monte Napoleone, ha un compagno ed è anche diventata mamma. Rispetto alle Olgettine, che ricevono l’assegno mensile da Silvio Berlusconi da 2500 euro, la pseudo nipotina di Mubarak è quella che se la passa meglio. Per esempio passerà le vacanze di Natale al sole con parte della famiglia. Incurante di una citazione del Tribunale di Milano perché, come parte lesa del processo in cui è imputato l’ex premier, deve testimoniare. La sua assenza ingiustificata ha scatenato l’ennesimo scontro tra l’aggiunto Ilda Boccasini e la difesa dell’ex premier: la Procura pensa, chissà come mai, che Berlusconi voglia dilatare i tempi del processo.  Ma la principessa Ruby è lontana da tutto questo: “Con i nonni e la sofy…soy feliz” scriveva su Facebook pochi giorni fa. Dall’assolata Solidaridad, Playa del Carmen (Messico). 

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