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Scontri cortei, Cancellieri: “Momento difficile. Ipotesi di arresto differito”

Il ministro dell'Interno è intervenuta al Senato e ha parlato delle manifestazioni della settimana scorsa. Ha espresso piena solidarietà alle forze dell'ordine e per quanto riguarda il Daspo anche per chi sfila in piazza ha aggiunto che il governo sta "facendo una valutazione perché ci sono aspetti costituzionali da chiarire"
Scontri cortei, Cancellieri: “Momento difficile. Ipotesi di arresto differito”
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Il governo Monti è consapevole che il Paese, per quanto riguarda la sicurezza, sta attraversando un momento difficile. Non solo: si tratta di una “situazione di grande preoccupazione”. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, è intervenuta al Senato in merito alle manifestazioni di piazza avvenute la scorsa settimana e alle prossime annunciate. In quell’occasione, ha spiegato, si sono infiltrati movimenti antagonisti “che da sempre cercano di portare il paese in condizioni di instabilità”. E quando ci sono persone che partecipano a manifestazioni con caschi e passamontagna, “l’arresto differito – ha aggiunto il ministro, che ha espresso piena solidarietà nei confronti delle forze dell’ordine – è uno strumento molto efficace che ha dato risposte positive negli stadi e pensiamo quindi di applicarlo”. Per quanto riguarda il Daspo anche per i manifestanti, invece, il governo sta “facendo una valutazione perché ci sono aspetti costituzionali da chiarire”.

Cancellieri ha detto che occorre distinguere tra “gli studenti pacifici e altri meno, che avevano caschi e bastoni” e a fronte della situazione di difficoltà ha chiesto “a tutti di rendersi conto che il momento è molto molto delicato” e “di fare quadrato intorno alle istituzioni”. Infatti, ha sottolineato, “è da mesi che ci stiamo preparando a momenti difficili, che speriamo di affrontare con la stessa serenità e serietà. Ma è chiaro – ha ribadito – che la situazione economica non è facile”. E proprio le difficoltà di carattere economico hanno portato “a fare tagli: non si vuole colpire la scuola per colpire la scuola o perché non si tiene conto dell’importanza, si è colpito la scuola con molto dolore per quanto è stato indispensabile fare con la stessa serietà con cui si è toccato enti locali e sanità, non c’è settore della vita pubblica che non abbia pagato uno scotto della difficile situazione economica”.

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