Episodio III 

Tutti noi abbiamo un lato oscuro. Il mio è il lato pratico, la manualità. Non ne ho mai avuta, quindi rimango incantata da chi è veloce e smanettone in ogni ambito, computer, oggettistica, macchine, tubature, costruzione di casette per i pipistrelli. A me chi mi cambia le pasticche della macchina mi affascina anche più di un luminare della medicina (a meno che, come è noto, quest’ultimo non sia dottor House, nel qual caso le pasticche della macchina potrei anche mangiarle, per essere poi curata da lui.)

Così mi sono trovata di sabato sera seduta al tavolo della cucina di un uomo pratico, uno che ha montato il parquet da solo, piallandolo con passione listello per listello, uno che ha costruito ridendo una lampada di due metri con i tubi che avanzavano dalla cappa del camino, uno che prima di andare a dormire per rilassarsi smeriglia le macchiettature delle porte dei vicini, uno che a te, non ha un cazzo da dirti. L’uomo pratico-manuale infatti è un esemplare già completo di per sé, non gli serve una compagna, ma al massimo una donna delle pulizie che possa distinguere il laser per la fibra ottica dal motore della cinquecento che tiene in terrazzo. Il suo sviluppatissimo senso pratico rende impossibile ogni gesto civile assunto come normale dal resto del consorzio umano: gli regali due piantine da mettere in balcone ? Lui fabbrica subito un impianto di irrigazione a tempo incrociando il tubo dell’acqua del frigo con il timer del microonde. Rimani da lui a dormire? Prepara un porta pigiama in poliuretano espanso fondendo le custodie delle sorpresine Kinder. Gli dici che sei incinta? Costruisce una casa. Ecco, io sento il desiderio di fermarmi molto prima.

Tutta questa attività intorno a me mi rende nervosa e mi fa anche sentire un pelino incapace. Si, è comodo avere qualcuno che finalmente ti monta le mensole Ikea a virgola che ti piacciono tanto, ma davvero mi merito di essere presa per il culo perché ho un trapano a batterie invece che a filo? Scusa, ma quante donne hanno in casa un trapano e lo sanno anche usare? Il mio senso pratico però finisce lì, non divento fanatica dei tondini e una sega circolare resta nel mio immaginario solo una forma di fantasia maschile, non qualcosa con cui se non stai attento ti tagli le dita (oddio, forse anche nelle fantasie succede, ma meno spesso )

In fondo, se ci penso, preferisco farmi cambiare le pasticche dei freni dal mio meccanico sotto casa e continuare a tenere i libri sul comodino, la polvere ci si posa sopra in ogni caso.

 

di Francesca Piccoletti 

Il Misfatto, inserto satirico de Il Fatto quotidiano, domenica 19 agosto 2012 

 

 

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