Penso che una comune riunione di condominio, di quelle in cui si litiga su preventivi e consuntivi di spesa, possa ancora rappresentare un modello per la nostra democrazia nel cui confronto politico la grammatica dei numeri è celata troppo spesso dietro la retorica del politichese.

Certo, la regola aurea condominiale della ripartizione per millesimi solo vagamente ricorda il principio costituzionale della capacità contributiva per la ripartizione delle spese dello Stato, ma chi ha una millesimale cognizione del proprio carico fiscale?

L’Istituto Bruno Leoni ha predisposto un software che, in modo efficace ed immediato, fa toccare con mano quanto ci costi personalmente lo Stato. Se possiamo dividerci su cosa debba rientrare nella spesa pubblica o su come essa vada più equamente ripartita, quindi sulla sua quantità, non possiamo che convenire tutti sulla sua qualità, sul’efficienza che viene messa a confronto con le aree euro più significative.

E per concludere, sempre nello stesso sito, campeggia il contatore del debito pubblico nazionale che continua a scorrere inesorabilmente come un tassametro.

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