Perché in un paese cinico e corrotto come il nostro fa scandalo l’imbroglio dei calciatori? Perché abbiamo bisogno di eroi. Brecht scrisse: beati i popoli che non hanno bisogno di eroi. Sbagliava, abbiamo bisogno del mito, di esempi fondanti, di simboli in cui riconoscere il meglio di noi stessi, quello che non siamo stati capaci, non abbiamo voluto essere.

E l’ultimo territorio di un’epica a scartamento ridotto.

I calciatori che vendono e si vendono ci spiattellano una verità che non vorremmo vedere: che gli eroi non ci sono più, neppure per gioco, neppure nel gioco, dove vogliamo continuare a essere bambini che aprono la bocca per l’ammirazione, che si comprano la maglia col nome del loro idolo. Vedendo Miccoli, bandiera del Palermo, improbabile in smoking come una trota con la cravatta, fare pubblicità alle scommesse, quelle “legali”, mi chiedevo che effetto faceva ai ragazzini tifosi del quartiere Zen.

Ecco perché la frode sportiva dovrebbe avere punizione esemplare. Perché stronca l’ultima illusione che coltiviamo in un piccolo recinto di 110 metri per 70:  che ci possa essere un rettangolo verde in cui si può essere eroi, per 90 minuti .

E’ chiedere troppo ?

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