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Politica - 8 Giugno 2012
Adinolfi vs Tidei volano gli stracci per lo scranno alla Camera
“Sono pronto a dimettermi subito da deputato, ma Mario Adinolfi deve rinunciare a subentrarmi”. Parola di Pietro Tidei, parlamentare democratico e sindaco di Civitavecchia, che non le manda a dire al blogger romano, primo dei non eletti del Pd al quale di diritto spetterebbe il seggio alla Camera occupato dal neo-primo cittadino della città laziale. Adinolfi chiede a Tidei di risolvere l’incompatibilità: “Chiedo il rispetto della legge a chi non vuole rinunciare alla poltrona”. Ma il sindaco non ci sta: “Ha strappato la tessera del Pd non può entrare lui al posto mio”. “Ostinatamente mi iscriverò, se mi permetteranno di entrare alla Camera, al gruppo del Partito democratico”, spiega Adinolfi che aggiunge: “In realtà il neo-sindaco rischia di cadere se non verrà approvato presto il bilancio comunale, ecco perché si tiene il seggio a Montecitorio“ di Loredana Di Cesare e Paolo Dimalio