L’Egitto va alle urne dopo poco più di anno dalla caduta di Mubarak. Tra i candidati sono diversi i nomi ancora legati al vecchio regime. Se per alcuni la rivoluzione è ancora in atto, molti egiziani si dicono stanchi dopo 15 mesi di proteste che hanno messo il Paese in mano al partito islamico dei Fratelli Musulmani. Le possibilità di vittoria sono però dalla parte di alcuni riciclati dell’estabilishment dell’ex Rais. Al Cairo e nei seggi elettorali l’atmosfera è rilassata, ma non si escludono le proteste nel caso tra i due candidati che andranno al ballottaggio non ce ne sia almeno uno vicino alle istanze della società civile di Cosimo Caridi

Articolo Precedente

Canada, studenti in rivolta contro tasse universitarie e legge anti-proteste

next
Articolo Successivo

Elezioni in Egitto, I Fratelli musulmani cantano vittoria: “Noi i vincitori”

next