La classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione ha una età media di 59 anni, la più alta tra tutti i Paesi Europei. E’ quanto emerge dal report presentato durante l’Assemblea dei giovani della Coldiretti e realizzato in collaborazione con l’Università della Calabria. “La maggioranza della classe dirigente attuale andrà probabilmente in pensione prima che la crisi sia superata, anche se si tiene conto della riforma del ministro del Lavoro Elsa Fornero“, ha ironizzato il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio.

A conquistare il primato dell’anzianità nel momento economicamente più difficile per l’Italia dal dopoguerra sono – sottolinea la Coldiretti – le banche che hanno una età media degli amministratori delegati e dei presidenti di circa 67 anni, pari a quella dei vescovi italiani in carica. Nelle istituzioni, tra i parlamentari l’età media dei senatori è di 57 anni e quella dei deputati 54. Ancora più alta è l’età media dei ministri del governo guidato da Mario Monti: 64 anni. Nelle ultime tre legislature sono stati eletti soltanto 2 under 30 su circa 2500 deputati, anche se il peso dei 25-29enni è pari a circa il 28 per cento della popolazione eleggibile (con più di 25 anni). Attualmente – precisa la Coldiretti – solo un deputato su 630 ha meno di 30 anni e appena 47 sono quelli under 40 mentre quelli over 60 anni sono 157. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha 69 anni e i ministri più giovani, Renato Balduzzi e Filippo Patroni Griffi, hanno 57 anni. In Gran Bretagna David Cameron è diventato primo ministro a 43 anni, Tony Blair a 44, John Major a 47 e Gordon Brown a solo poco più di 50. 

Il problema della burocrazia è forse quello che più colpisce cittadini e imprese che lamentano spesso la disattenzione nei confronti delle nuove tecnologie che potrebbero portare più efficienza o snellimento delle procedure. Forse non è un caso che – sostiene la Coldiretti – l’età media dei direttori generali della pubblica amministrazione è di 57 anni mentre, se si guarda alle aziende partecipate statali, l’età media sale a 61 anni. La situazione migliora nelle imprese private, anche se rimane drammatico il confronto con l’estero: l’età media degli amministratori delegati delle aziende quotate in Borsa a Milano è di 53 anni. A preoccupare particolarmente – continua la Coldiretti – è il mondo della formazione con i professori universitari italiani che hanno una media di 63 anni, i più anziani del mondo industrializzato. Un quarto dei professori che ha più di 60 anni contro poco più del 10 per cento in Francia e Spagna e l’8 per cento in Gran Bretagna. Sono solo 3 su 16mila circa i professori ordinari con meno di 35 anni e appena 78 quelli under 40, pari ad un peso dello 0,5 per cento. “Ad essere vecchie ed anche poche sono soprattutto le idee con le quali si vuole affrontare la crisi”, ha sostenuto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si cerca di riproporre modelli di sviluppo fondati sulla finanza e sulle economie di scala che hanno già fallito altrove e che non hanno nulla a che fare con le peculiarità del Paese”.

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