“L’antimafia sta abbastanza bene su un certo versante e meno bene un altro”. Così, il procuratore della Repubblica Giancarlo Caselli fotografa la situazione attuale al corteo organizzato da Libera a Genova, dove centomila persone hanno sfilato oggi, per celebrare la XVII giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafie. Secondo Caselli se da una parte l’antimafia svolge efficacemente il suo ruolo per quanto riguarda il contrasto dell’ala militare, dall’altra parte, “non c’è altrettanta costanza per quanto riguarda la spina dorsale del potere mafioso, cioè quell’intreccio torbido di cosiddette relazioni esterne con pezzi della politica, dell’economia e della finanza”. Il lungo e colorato corteo, con in testa i familiari delle vittime, ha attraversato il capoluogo ligure. Tra i partecipanti anche Don Gallo che punta il dito contro “il silenzio della Chiesa”: La mafia “è potere e tutti i poteri sono coinvolti. Anche la chiesa, che è un potere piramidale. Se accade un fatto di mafia – ha detto don Gallo – e un vescovo non dice niente… beh, anche il silenzio è colpevole” di Cosimo Caridi

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