Il Tar del Lazio ha sospeso l’efficacia del decreto con il quale la Farnesina ha richiamato in servizio al ministero Mario Vattani, il console italiano a Osaka finito al centro delle polemiche per la sua partecipazione a un raduno di Casapound e per i suoi concerti di “fasciorock”. Il richiamo era scattato il 21 febbraio e vincolava il diplomatico a riprendere servizio al ministero entro il 31 marzo prossimo. Ora l’ordinanza del Tar sospende in via cautelativa l’esecuzione del decreto fino alla camera di consiglio che si terrà il 4 aprile, alla quale, si legge nel provvedimento, “viene fin da ora differita la trattazione in sede collegiale dell’istanza cautelare proposta dalla parte ricorrente”.

Esulta il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace: “Ci vorrebbe un bel concerto per festeggiare. Magari sotto il Campidoglio”.

Il Tar in particolare rileva che “la complessità e delicatezza della vicenda e degli interessi in essa coinvolti, anche alla luce dei riflessi mediatici assunti in un quadro di non sempre apprezzabile sovraesposizione nei confronti della pubblica opinione degli intendimenti in via di perfezionamento ad opera del responsabile del competente Dicastero, impone che la valutazione delle censure proposte con il mezzo di tutela all’esame intervenga nella appropriata sede collegiale” e dunque in camera di consiglio, il 4 aprile.

Secondo il tribunale amministrativo, dunque, va tutelata “l’esigenza di cautela” fatta valere da Vattani perchè, “anche con riferimento alla pur necessaria ponderazione comparativa dei contrapposti interessi” deve escludersi che “l’interesse pubblico, diversamente rispetto a quello di cui è portatrice la parte ricorrente, subirebbe un pregiudizio irreversibile per effetto del differimento dell’attuazione del rientro in Patria del ricorrente per un arco temporale di limitatissima estensione”. Nel provvedimento del Tar si rileva inoltre come l’esigenza di cautela fatta valere da Vattani risieda nel “paventato pregiudizio” che il diplomatico riceverebbe dall’attuazione del rientro in Italia disposto dalla Farnesina, prima della “definizione del procedimento disciplinare attivato nei confronti del console, nell’ambito del quale la trattazione orale del relativo giudizio risulta calendarizzata per il 27 aprile 2012”.

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