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Roma, tre giorni al festival del vino e dell’eros

Da venerdì a lunedì nella Capitale, 'Enotica', maratona di eventi all'insegna di "seduzione, arte, gusto e musica" nella cornice del Forte Prenestino. Spiega "l'anarco-enologo" Luigi Veronelli: "Proponiamo un catalogo di autocertificazione affinché possa essere giudicata la qualità del prodotto prima dell’acquisto e possa essere trasparente tutta la filiera"
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Comincia sabato 16 marzo, negli spazi del centro sociale Forte Prenestino di Roma, e va avanti fino a lunedì. Stiamo parlando di Enotica, una maratona di tre giorni all’insegna del vino e dell’eros. Il motto del festival (qui il programma), “La seduzione attraverso l’arte, il gusto e la musica. Impariamo ad ascoltare i nostri sensi” promette un intreccio tra cultura, vino, arte e sessualità: “Abbiamo voluto mettere in scena questo connubio – spiegano gli organizzatori – per ridare attualità a riti antichissimi: il vino da sempre e in ogni cultura è spirito afrodisiaco dell’amore, riposo dei guerrieri, sacra offerta agli dei, linfa di cultura, motore di ispirazione, ebbrezza dell’arte in ogni sua forma” (vai al sito).




La manifestazione è frutto dell’esperienza dell’Enoteca Forte Prenestino che dal 2004, con la prima edizione di “Terra e Libertà/Critical Wine” dell’anarco-enologo Luigi Veronelli, ha come obiettivo quello di contrastare le catene di distribuzione: “Vogliamo contribuire a creare un circuito virtuoso – spiega Veronelli – tra qualità dell’ambiente, qualità della produzione e qualità delle relazioni sociali. Per rendere pratica questa ricerca il nostro movimento propone un catalogo di autocertificazione, ossia il diritto/dovere di indicare l’origine delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati c. E occorre anche evidenziare la denominazione comunale d’origine, in modo che la produzione e la provenienza siano garantite e certificate dal sindaco: solo così si riesce a localizzare le responsabilità relative ai rapporti di produzione, alla qualità e ai prezzi dei prodotti”.

Tutto questo, secondo Veronelli, è possibile attraverso un rapporto diretto con i produttori, senza intermediari, e centrale diventano quindi l’attenzione per la terra e il rifiuto dell’agricoltura industriale, la valorizzazione delle diversità del territorio e la ricerca di un “vino critico”, cioè appunto di provenienza certificata, che non speculi sul prezzo, che rispetti l’ ecosistema e che non sia filtrato e deviato dalla produzione industriale di massa (sabato e domenica mattina, al mercato Terra Terra, si potranno acquistare prodotti del genere). In un contesto così sensibilizzato, in un ambiente giovane e alternativo ma concentrato sulla qualità, a Enotica si alterneranno dibattiti, djset, concerti, spettacoli, sfilate di moda e soprattutto, ogni giorno, degustazioni di vini provenienti da più di quaranta produttori biologici e biodinamici da tutta Italia. E per i più curiosi, venerdi 17, torna il format “Bidibi Bodibi Burlesque”, una performance dedicata al new burlesque per rafforzare la stimolazione dei sensi. Tutti i sensi.

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