Tra due giorni il Comune di Parma sarà commissariato. Giovedì, infatti, sarà convocata l’ultima giunta. E poi sindaco, assessori e consiglieri dovranno lasciare definitivamente il palazzo e il governo della città, per lasciare posto al commissario che sarà nominato dal prefetto di Parma, Luigi Viana. Tra i nomi dei papabili ci sono quelli di Attilio Ubaldi e Michele Formiglio, già funzionari della prefettura, oltre ad Anna Maria Cancellieri, già in servizio a Milano.  Il clima che si respira sotto i portici del Grano è quello da ultimi giorni di scuola. Il portavoce del sindaco, Andrea Ansaloni, ha salutato tutti i collaboratori con una mail d’addio: da oggi il suo telefono di servizio e la sua mail sarà ufficialmente spento. Così gli altri addetti stampa e gli altri lavoratori legati al mandato di Vignali: da giovedì il loro posto di lavoro non sarà più il Comune.

Ma anche se da giovedì l’amministrazione comunale cambierà volto, pare che la tranquillità sia ancora lontana. Dopo un interrogatorio fiume di Carlo Iacovini, amico fraterno del sindaco di Parma e dirigente dell’area marketing, oggi in Procura, pare infatti che ci siano altri nomi illustri da aggiungere all’inchiesta Green money: si tratta del secondo interrogatorio, assistito dagli avvocati Mario Bonati e Mario D’Apote. Significativo il fatto che il pm, Paola Dal Monte, ha convocato Iacovini a colloquio anche domani. Interrogatori fiume anche quelli sostenuti da Tommaso Mori, vice presidente di Student work service, a cui sono stati concessi i domiciliari proprio il giorno dopo dell’interrogatorio durato tutta la giornata, così come era successo qualche giorno prima (se vuoi inserisci il link dell’articolo che ti avevo scritto due giorni fa) al presidente della Sws Gianluca Andreaus. Secondo le prime indiscrezioni, comunque, l’inchiesta sarà presto allargata. E il palazzo, anche se ormai vuoto, dovrebbe tornare quindi a tremare.

Sono stati concessi invece i domiciliari all’assessore Giovanni Paolo Bernini, arrestato tre settimane fa per l’inchiesta ‘Easy money’, che lo vede accusato di corruzione e concussione per quanto riguarda l’appalto delle mense scolastiche di Parma e la realizzazione dell’asilo nido Mary Poppins nell’area commerciale di via Emilia Est. Una decisione presa dal gip, Maria Cristina Sarli, sull’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato di Bernini, Mario Bonati. L’ex assessore all’interrogatorio di garanzia, a Forlì, si è valso della facoltà di non rispondere, mentre a Parma è stato ascoltato dalla pm per tutta la giornata in un interrogatorio fiume, che a quanto pare ha chiarito ogni aspetto della vicenda.  Tornano a casa anche l’imprenditore nel campo della ristorazione Mauro Tanara e Antonio Martelli, imprenditore edile: il tribunale del riesame di Bologna ha accolto il ricorso dei loro legali.

Ritornando all’inchiesta ‘Green money’ resta in carcere invece Emanuele Moruzzi, ascoltato venerdì, ma che si è rifiutato di collaborare, mentre si attende Enrnesto Balisciano, ex presidente della partecipata Engioi: l’ex dirigente, assistito dagli avvocati Stefano Delsignore e Daniele Caprara, ha risposto a tutte le domande del pm Paola Dal Monte e degli inquirenti della Guardia di Finanza. E’ stato fissato un secondo incontro per il 25 ottobre. Dietro le sbarre anche gli imprenditori Alessandro Forni e Mario Bertoli, che hanno finora rifiutato di incontrare il pm parmigiano.

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