Continua l’altalena di dichiarazioni e smentite da parte degli esponenti della maggioranza riguardo all’ipotesi di un nuovo condono. L’ultimo a parlare è il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che, intervenendo da Saint Vincent, ha detto che “per abbattere il debito, se non sono sufficienti alcune misure, non si può escludere il condono edilizio e fiscale”.

Secondo Cicchitto è arrivato il momento delle scelte: “Finora il governo ha avuto una linea difensiva che ha consentito però di salvare l’Italia, ma adesso è indispensabile un salto di qualità con una riforma istituzionale, che comprenda la riforma elettorale, poi un’operazione sulla crescita e l’abbattimento del debito”. Per attuare tutto ciò, ha continuato il capo dei deputati azzurri, “è necessaria una forma di finanza straordinaria ossia una patrimoniale morbida, la riforma delle pensioni, le dismissioni, e anche, eventualmente, se il resto non basta, il condono edilizio ed il condono fiscale”. E anticipando eventuali obiezioni di carattere etico Cicchitto aggiunge: “Io non credo che l’etica si misuri su questo, ma sulla capacità di trovare risorse”.

Ma le parole del deputato Pdl sono l’ulteriore prova della totale mancanza di vedute comuni all’interno del partito di Silvio Berlusconi. Da ultimo anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, in una intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano Avvenire si è dichiarato contrario all’ipotesi di condono, sostenendo che una misura di quel tipo “frenerebbe il contrasto all’evasione”. Prima di lui anche il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva escluso l’ipotesi di una sanatoria, ma poi era stato a sua volta smentito da altri esponenti del Pdl, tra cui il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, lo stesso Cicchitto e il ministro per i Rapporti con le regioni Raffaele Fitto.

La nuova apertura alla sanatoria da parte di Cicchitto, però, ha scatenato la reazione delle opposizioni. “Sono contrario al condono: lo ritengo immorale e diseducativo rispetto ai cittadini che fanno il loro dovere”: lo ha detto il leader Udc Pierferdinando Casini, che poi ha aggiunto come “continuare a parlare di condono è un modo certo per favorire l’evasione fiscale”. Ancor più dura la presa di posizione di Enrico Letta (Pd): “Non cerchino dalle parti del Pdl di inventare ragioni nobili per introdurre la più ignobile delle norme fiscali, cioè il condono – ha detto il deputato – . E’ risibile pensare che sia lo strumento per abbattere il debito”. Per motivare la sua contrarietà, Letta prende spunto dal recente passato: “Con l’ultimo condono fatto dal governo per i capitali portati all’estero (il cosiddetto scudo fiscale, ndr), le casse dello Stato hanno incassato una cifra nell’ordine di un quattrocentesimo del debito da ridurre” ha sostenuto l’esponente democratico, secondo cui “il debito deve essere ridotto con interventi coerenti e ambiziosi e di ben altra entità. E un governo come questo, privo ormai di qualunque credibilità e forza politica, non può farcela”. Morale della favola? Per Letta ha ragione Tremonti, anche se non lo nomina direttamente: “La verità è che il condono al quale il Pdl oggi apre, smentendo l’impegno solenne di ieri di Palazzo Chigi, è una scelta che distrugge la credibilità dello stato nella lotta all’evasione fiscale e riconferma l’ambiguità del governo su questo tema cruciale”.

Il balletto di smentite e aperture in tema di condono – offerto tra ieri e oggi dal Pdl – ha aperto anche un altro, importante fronte: quello di chi chiede un intervento chiarificatore da parte del premier in persona. “Ci metta la faccia e dica in maniera chiara e definitiva agli italiani che non è un’ipotesi al vaglio del governo” ha chiesto il capogruppo Idv al Senato Felice Belisario, che poi ha ironizzato sul presidente del Consiglio. “Mi rendo conto – ha detto – che è impegnatissimo a far festa con Putin e non ha perciò tempo di occuparsi del Paese, ma lo spettacolo di ministri e autorevoli esponenti della maggioranza che si smentiscono l’un altro su un tema così delicato è davvero insopportabile e offensivo. Il passato insegna che di questa maggioranza non ci si può fidare – ha concluso Belisario – , soprattutto quando si tratta di condoni, e l’ambiguità di questi giorni rende legittimo il sospetto che se ne stia preparando uno per fare un altro vergognoso regalo ai furbi e agli evasori”.

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