Ospitato dal duo Cruciani-Parenzo ai microfoni della Zanzara, Emilio Fede camuffa il suo contrariamento alle recenti dure parole di Vendola a lui dirette (“procacciatore di cocaina e di escort”) con un umorismo da Bagaglino. L’ottuagenario direttore del Tg4 afferma di “non avere neppure il tempo di querelare Vendola”. La butta così in caciara, scomodando l’evergreen tormentone dei gusti sessuali del governatore della Puglia e, tra le risatine e i sogghigni della coppia conduttrice, prosegue fino a travalicare l’insulto vero e proprio. Esordisce con “quello con l’orecchino al naso” e da lì via al florilegio di appellativi, di scimmiottamenti, inclusa la simulazione della voce femminile e una penosa imitazione della cadenza barese. Per Fede “Vendolo porta l’orecchino su qualcosa che pende, sul pendolo”, “quello a cui piacciono…come si dice?”, “un poveretto”, uno che “va capito davanti e di dietro”, uno che “non va con gli ottuagenari, perché lì c’è la caccia al tesoro, che ci trova?”. E ancora: “Lui dica quello che gli pare, tanto oramai in questo paese ognuno dice quello che cazzo (senza che si ecciti Vendola) gli pare”. Poi aggiunge: “Scriverò un libro sulla falsità di tutti quelli che erano leccaculo di Berlusconi (guarda il video sulla seconda parte dell’intervento)

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