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Rifiuti, governo sotto alla Camera. Poi decreto rinviato in commissione

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Il governo alla fine c’è riuscito, il decreto rifiuti torna in commissione dopo il voto negativo di ieri. Ma è un rinvio che costa tensioni, strappi, e persino due sconfitte in aula. Con i voti della sola opposizione, infatti, l’aula della Camera aveva approvato una parte di una mozione presentata dall’Italia dei Valori. Il ministro Prestigiacomo aveva reso parere favorevole sul testo contro la volontà del resto dei rappresentanti dell’esecutivo che hanno espresso parere negativo, dando a deputati della maggioranza e a rappresentanti del governo l’indicazione di votare contro.

Fra lo stupore generale, una parte dei deputati di maggioranza ha invece votato a favore della mozione, mentre il ministro Prestigiacomo si asteneva su un testo sul quale aveva, solo pochi secondi prima, espresso parere favorevole.

Il primo a stupirsi dell’inedita scena è stato il presidente Gianfranco Fini. “Ricordo ai colleghi che il governo aveva reso parere favorevole…” ha detto.

Risultato, il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto si è più volte recato al banco del governo a parlare con il ministro dell’Ambiente. Cicchitto, per questo, è stato più volte invitato dal presidente Fini a tornare al proprio banco, mentre altri ministri si avvicinavano alla Prestigiacomo, primo fra tutti Ignazio La Russa, per comprendere il significato del suo atteggiamento. “Non mi sento sconfessata”, ribadirà più tardi il ministro. Ma intanto il pasticcio è fatto.

Alla fine, infatti, il governo è risultato battuto per 296 voti a favore e 287 contrari (sei astenuti) e la mozione dell’Idv – che prevede l’impegno per l’esecutivo ad “adottare con urgenza le iniziative necessarie a sbloccare le risorse finanziarie occorrenti per le attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti e per l’incremento della raccolta differenziata” – è passata. La scena si è ripetuta sulla mozione presentata dall’Api: anche quando il ministro Prestigiacomo ha reso parere favorevole, maggioranza e membri del governo hanno votato contro. Nella bagarre generale, Pdl e responsabili hanno ritirato le proprie mozioni.

Durissima la reazione del Pd, che accusa il Pdl di boicottare il decreto rifiuti a tutto vantaggio della Lega in cambio di un “no” lumbard all’arresto di Alfonso Papa, su cui la Camera si esprimerà nel pomeriggio. “Qualcuno dovrebbe informare il ministro Prestigiacomo – ha detto il capogruppo Franceschini chiedendo la parola – che la maggioranza sta votando contro i suoi pareri” sulle mozioni in materia di rifiuti “per avere il voto della lega su Papa”.

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