Iniziando questo percorso sull’attraversamento della notte dei morti viventi della politica italiana degli ultimi anni e interrogandoci sullo svilupparsi di una denuncia civile e sociale del Movimento 5 Stelle e del “Grillo parlante”, occorre porsi domande sul perché in un paese in cui i partiti che per anni hanno vinto o perso elezioni, con oscillazioni che andavano dall’uno al due per cento, si manifesti oggi un improvviso balzo elettorale di questo Movimento, che nell’arco di poco tempo ha raggiunto a tratti, percentuali del nove o del dieci in un elettorato i cui spostamenti, a parte alcuni rari casi, non erano mai stati così vistosi, salvo che nel tempo della berlusconite degli anni Novanta.

Occorre pensare allora ad un carsico torrente di indignazione che è andato crescendo negli ultimi tempi nei confronti delle caste privilegiate di politici e amministratori in Italia, caste che per altro guadagnano cifre enormi di denaro senza produrre niente che assomigli ad una vera rappresentanza democratica o civile, e in cui moltitudini di politici di destra e di sinistra, sono rispetto questi privilegi, tutti d’accordo e in cui anche i ruoli, di governo e opposizione sono apparenti e fittizi.

Di fatto in questo sistema vincono i comitati d’affari, prioritari rispetto alla rappresentanza e all’ascolto dei cittadini, per cui destra e sinistra pur trovandosi di fronte a momenti come questi di profondo disagio sociale, non discutono sui privilegi che gli addetti ai lavori della politica si danno, con stipendi, indennità e pensioni che dopo pochi anni di attività parlamentare vengono da loro stessi sanciti, mentre noi poveri cristi, oltre tirare la cinghia veniamo turlupinati, vessati, insultati in questo dettato imposto che decide quale sia il meglio o il peggio per la nostra esistenza.

Allora via agl’inceneritori, che “noi stanziamo anche se non volete”, via alle bollette che aumentano anche senza reali motivazioni o a guadagni di ditte appaltatrici, via all’euro che in Italia raddoppia i prezzi senza che ne sindacati ne governi dicano niente, via all’aumento della benzina anche se il petrolio cala, tutto tace: i nuovi posti di lavoro sono precari e tutti a tempo determinato, i nuovi stipendi vengono dimezzati ma le pensioni della casta dopo pochi anni sono garantite; pensioni, esenzioni da tutti i costi, perché chi ci rappresenta, anche se non fa niente per migliorare la nostra esistenza, va privilegiato, gratificato, accudito ed esentato da umane preoccupazioni, non il contrario, come dovrebbe essere logico nei confronti di chi ti elegge.

A questo punto in questo tripudio di finto liberismo della miseria, in cui solo loro fanno il cazzo che gli pare e tutti coloro che dovrebbero essere rappresentati arrancano, ecco “passare un grillo per la testa” ed essendo la situazione sociale e civile tragicomica è appunto questo comico che da voce al rassegnato taciuto, che il sistema della contemporaneità impone ad una vita che perde progressivamente ogni qualità. Un sistema questo che si manifesta come apoteosi di comitati d’affari, vessanti il cittadino.

Destra e sinistra diventano così finzioni di una identica logica, in cui la sovranità del mercato globale si perde in se stessa: per cui il cetriolo che arriva in aereo dalla Spagna (trionfo dell’Unione Europea) viene accusato di morte, mentre il problema di contagio è chissà dove; nel frattempo le centrali giapponesi continuano a perdere radioattività, ma non se ne parla più, le piattaforme petrolifere esplodono avvelenando un golfo e le angosce di finitudine incombono perché tutto il sistema del globalismo contemporaneo avanza verso l’incubo. Non esiste settore sociale e civile contemporaneo che non debba affrontare il delirio di una libera concorrenza, e del mercatismo ossessivo e demenziale che porta in se catastrofi.

Così il Movimento 5 stelle diviene l’unica denuncia reale e l’unica alternativa ad un mondo omologato di politici tutti d’accordo per garantirsi privilegi esorbitanti rispetto ai reali servizi di pubblica utilità che dovrebbero svolgere. Ma non bastano i lauti compensi che la politica dà a se stessa. Questo è l’impero delle gare d’appalto, delle guerre per bande, dell’esportazione armata della democrazia, a chi giustamente non la vuole, del taciuto sui costi di guerre condotte per esportare modelli di “infelicità democratica” prodotta dal dio mercato e dal dio denaro.

I sinistrati della sinistra che ci amministrano in Romagna, hanno creato le nuove multi comunali dell’energia, dei rifiuti e dell’acqua, incontrollabili dai cittadini e con bollette che arrivano sempre più cariche di fogli e sempre meno chiare e trasparenti, bollette che per altro crescono spesso aumentando i reali consumi, costringendo i cittadini a continue verifiche e aggiustamenti nei confronti di Hera. Ecco la “nuova Hera” del PD, che si sviluppa anche con lo stanziamento di inceneritori che la popolazione osteggia e non vuole, come nel caso del Comune di Russi (RA).

Allora qual è la differenza tra gli abusi della berlusconite e la gestionalità del PD? Il fatto è che questo finto e velleitario liberismo da anni è stato condiviso sia da destra che da sinistra. Da qui l’accusa di “cadaverismo” mossa da Beppe Grillo nei confronti di una classe politica di “morti viventi” che avanzano come in un thrilling horror rispetto le esigenze dei cittadini, il cui esercizio di dissenso viene trascurato o addirittura ignorato da questa imprenditoria affarista e arbitraria.

Queste si che sono le metastasi delle amministrazioni politiche sviluppatesi in questi anni, nessuno controlla niente, e questi gestori della cosa pubblica si comportano come multinazionali intoccabili, i dirigenti hanno stipendi da top manager, mentre gli uffici non sono neppure in grado di organizzare i conti delle bollette.

Circa il nucleare, e uno dei siti possibili a Ravenna, occorre dire che la scelta non ammette errori: il disastro può avvenire da incapacità tecniche, cadute catastrofiche di aerei, eventi sismici da noi frequenti, terrorismi vari. Non può esistere forma di energia tecnologica che non abbia possibilità di errore, il nucleare è questa.

Nella storia umana non si è verificato spesso che un bene comune venga amministrato in modo dittatoriale, escludendo qualsiasi trasparenza, per le implicazioni tragiche che contiene. Ecco allora come dai cimiteri segreti delle scorie, non solo nucleari ma civili, nella notte dei “morti viventi”, avanzare “le caricature” della politica di professione, mentre a Bologna i giovani del Movimento 5 Stelle con 4.000 euro donati dai cittadini, hanno fatto campagna elettorale arrivando quasi al 10%.

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