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Botte agli ambientalisti. E la politica assente

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Amici su Facebook mi segnalano una notizia. Io chiamo altri amici a Ponza e me la confermano: “Tre volontari della Lac e del Cabs (Committe Against Bird Slaughter) sono stati aggrediti a Ponza da alcuni bracconieri dell’isola. Il gravissimo fatto segue la recente distruzione, da parte di ignoti, delle reti utili per l’inanellamento scientifico. Si aggrava l’escalation di intolleranza contro chi, per professione o per passione, studia e protegge gli uccelli migratori. Fulvio Mamone Capria, vicepresidente Lipu-BirdLife Italia, si è appellato alle forze dell’ordine: ‘fenomeno ormai non più tollerabile’”.

Già, perché pare che queste aggressioni avvengano da molto. Il Tempo, quotidiano di Roma, lo ricorda: “Botte agli ambientalisti ancora una volta. Cinque aggressori hanno pestato con pugni e bastoni tre ragazzi”. Nei giorni scorsi la Forestale, nei suoi bliz con l’elicottero, aveva sequestrato 300 trappole e denunciate varie persone. Già, la Forestale… che da tempo viene boicottata quando cerca di aprire una sezione a Ponza, isola che l’Ue ritiene strategica nei flussi migratori. E che ci sia emergenza lo testimoniano le varie denunce fatte negli anni, senza che qualcuno prenda provvedimenti.

Ponza come l’Italia: un problema grave, molte denunce, giornali che urlano, ma nessuna opera di prevenzione, nessuna azione o voce forte dei politici ambientalisti (ma che fanno? Non sarà per questo che siamo l’unico Paese europeo senza un partito verde in Parlamento?), malviventi incappucciati che picchiano ragazzi e ricercatori. E intorno? La gente nei bar ci scherza su, dice cose che se dovessimo dargli un nome chiameremmo omertà, connivenza. I pochi che a Ponza (in tutto il Paese!) da anni segnalano ai Verdi i soprusi sull’ambiente, e i reati alle forze preposte, rimangono del tutto isolati. Se poi scrivi di queste cose le varie istituzioni ti accusano di fare il mestatore.

In un Paese normale, visto il susseguirsi di fatti gravi su un’isola come Ponza, con incendi dolosi, infiltrazioni camorristiche per la questione del porto, intimidazioni, pestaggi, sarebbero state potenziate le forze dell’ordine, ci sarebbe la Forestale, la capitaneria di porto sarebbe stata rinforzata e dotata degli strumenti necessari. I politici espressi da quel collegio cosa fanno? Per non parlare dei Verdi e della sinistra, che hanno l’ambiente nel programma elettorale ma a Ponza ci vanno solo con lo yacht, che perdono voti a vantaggio della Lega e non capiscono che avviene perché sono del tutto assenti dal territorio.

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