Continua la diaspora dei cattolici del Pd. Eppure il partito, con tutti i difetti congeniti che lo caratterizzano, ha finora accettato praticamente tutti i loro diktat sui temi etici, se non altro evitando di decidere e tentando un’impossibile convivenza. Comunque in scadenza a breve, dopo la probabile diaspora degli elettori.

Spes ultima dea

Caro Pd, sei nato malandato
dal matrimonio fra due poveretti,
quando uno zero a un altro vien sommato
ne nasce il più modesto dei soggetti.

Che i cattolici vadan via delusi
è poi cosa del tutto sorprendente,
visto che, ahimé, gli scontri si son chiusi
al grido abitual: “O il Papa o niente!

Siam stanchi di mancate decisioni
per il timor di qualche spaccatura,
siamo stufi di far genuflessioni
per le qual non abbiamo la cultura.

Vogliam poter morire quando è l’ora,
vogliamo procrear come ci pare,
vogliamo che il signore e la signora
siano una coppia pure senza altare.

Non volevam Gheddafi da alleato
anche per evitare il tradimento,
vogliamo che Tedesco sia lasciato
al suo destino, senza blindamento.

Non vorrem per l’accordo con Marchionne
per il Pd dover provar vergogna.
Non vorremmo parlar come Cambronne
quando Bossi il suo credo ci sbologna,

ci fa schifo un futuro con la Lega
che vuol solo distruggere l’Italia.
Umberto Bossi è peggio del collega
che pochi creduloni ancora ammalia.

Vorremmo dopo tal figuro tristo
per la speranza riprovar la smania,
senza dir: “Sia lodato Gesù Cristo”,
senza pensar che siam nella Padania.

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