Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha annunciato all’ufficio di presidenza di Montecitorio l’arrivo della lettera della maggioranza che chiede di sollevare il conflitto di attribuzione sulla vicenda Ruby.  Fini ha ricordato tre casi precedenti di conflitto di attribuzione e ha chiesto un approfondimento della giunta per il Regolamento.

”Per quanto riguarda il caso in esame – ha spiegato Fini – non riconducibile in maniera immediata ai precedenti, ritengo opportuno che la questione sia oggetto di approfondimento in sede di Giunta per il Regolamento affinché la presidenza possa disporre di tutti gli elementi utili per definire la procedura da seguire”. Fini ha aggiunto che la Giunta sarà convocata orientativamente nel corso della prossima settimana, una volta esaurito l’esame presso la Giunta per le autorizzazioni. Il presidente della Camera ha quindi sottolineato che “la consolidata prassi procedurale in ordine ai conflitti di attribuzione prevede che nel caso in cui si tratti di valutare se elevare o meno un conflitto da parte della Camera nei confronti di un altro potere dello Stato è riconosciuto all’Ufficio di presidenza un ruolo di “fitro”: “Ragione per cui la valutazione negativa operata da parte di tale organo ha condotto in passato alla mancata sottoposizione della questione all’assemblea”. E a tal proposito ha citato i tre precedenti.

Contro al decisione di sottoporre la questione alla Giunta per il Regolamento si è espressa la maggioranza. “Contesto una decisione inutile. L’iter è già chiaro”, ha spiegato Gregorio Fontana (Pdl), aggiungendo: “Non vorrei che sulla decisione di Fini pesasse il fatto che la maggioranza dispone di soli cinque membri a fronte dei sette dell’opposizione”. La richiesta di voto dell’Aula sulconflitto di attribuzione “deve essere portata in Aula”, ha fatto mettere a verbale il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, in occasione della riunione della Capigruppo alla Camera: “Fermo rimanendo il percorso che Fini riterrà più opportuno per la lettera che gli abbiamo inviato – ha detto Cicchitto – noi riteniamo che essa debba essere portata in Aula per la decisione”.

Sulla richiesta da parte della maggioranza di conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato contro la Procura milanese è intervenuto anche il leader della Lega nord. “Bene – ha detto Umberto Bossi -. Ma sarebbe meglio se l’opposizione la smettesse di fare casino”.

Sullo stesso argomento anche Maurizio Gasparri. “La Procura di Milano ha ignorato il pronunciamento della Camera che ritiene di competenza del Tribunale dei ministri gli eventuali reati che si addebitano a Berlusconi”, ha detto il presidente dei senatori del Pdl, a margine di un convegno. Per Gasparri “sollevare il conflitto di attribuzione serve, nel solco della legge, ad evitare violazione da parte della Procura di Milano delle norme che regolano la vita del nostro Paese”.

In mattinata sull’argomento si era speso anche l’avvocato Maurizio Paniz, parlamentare del Pdl e membro della giunta per le autorizzazioni a procedere. “Quella di sollevare il conflitto di attribuzione era l’unica strada da percorrere dopo l’indisponibilità mostrata dalla procura di Milano a raccogliere il segnale provenuto dalla Camera il 3 febbraio”. “Noi – spiega Paniz – siamo assolutamente sereni e sicuri, abbiamo fatto una scelta determinata dall’evoluzione degli eventi”.

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