In una città come New York, dove tutti armeggiano costantemente con gli smartphone e raramente si parlano faccia a faccia, la nuova applicazione Facebook, “Places“, potrebbe diventare immediatamente un successo. Anche se la concorrenza non manca (c’è, ad esempio, un’altra applicazione che si chiama FourSquare)

I consigli per gli acquisti, oltre a popolare gli scaffali delle librerie, si sono da trasferiti anche sul web: i newyorchesi passano parte delle loro giornate lavorative a recensire quel che la città offre, scrivendo peste e corna di un locale che non ha lasciato una buona impressione e tessendo le lodi di un altro più fortunato. Ora, grazie al sempre presente Facebook, arriva un altro passo avanti: il supertelefonino che sa dove sei e ti consiglia il posto per andare a cena o comprare i vestiti.

C’è pure la componente sociale, naturalmente. Il nuovo “status”, che diventa “locale”, informa gli amici del luogo in cui ci troviamo – un pub, ad esempio – e li invita a raggiungerci. Loro possono anche leggere le recensioni del locale. Magari ne approfittano per sapere cosa abbiamo fatto la settimana scorsa, sfogliando le foto che abbiamo pubblicato, e vengono a passare la serata con noi, con gli argomenti di conversazione già pronti.

L’applicazione attrae anche i commercianti, soprattutto quelli interessati ad attirare potenziali clienti che passano nei dintorni, con il telefonino in mano. Non a caso la scorsa settimana, i vertici del “social network” hanno affiancato a “Places” l’applicazione “Deals”, che prevede di avvicinare venditori e acquirenti attraverso il social network.

Imprese grandi e piccole potranno offrire, tramite Facebook, sconti mirati agli utenti locali. Questi riceveranno un’offerta speciale direttamente sull’iPhone o sull’altrettanto diffuso Android. Vieni al nostro bar, ti facciamo lo sconto del 50% sul caffè se ci mostri questo SMS. Pantaloni a prezzi ribassati se cammini ancora per due isolati. Anche in questo caso è prevista la componente sociale. Un ristorante può offrire un antipasto gratis, ad esempio, se ci vai con gli amici (invitati, naturalmente, tramite FB).

Il potenziale è enorme, visto che gli utenti “mobili” di Facebook hanno raggiunto quota 200 milioni. Un avversario dei “deals” locali, oltre al già citato FourSquare, sarà l’altro sempre presente del web, Google. La vittima, invece, è la carta stampata. Gli esperti del mercato pubblicitario, infatti, prevedono una forte migrazione di inserzioni locali sul web, prosciugando il fiume di denaro verso i giornali, deviato a favore del web.

Secondo Debra Aho Williamson, analista di eMarketer intervistata dal Wall Street Journal, “più gli utenti di Facebook useranno le offerte che arrivano dal social network, meno vorranno sfogliare giornali e ritagliare coupon”. I tagliandi di sconto, molto popolari negli Stati Uniti, rischiano di andare presto in pensione, così come i quotidiani di carta, sostituiti dagli schermi di iPhone e iPad.

Di Matteo Bosco Bortolaso – New York

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