Nella giornata campale di Terzigno, tra una sassaiola e un summit coi sindaci del vulcano, Guido Bertolaso ha trovato il tempo per fare una scappata a Fontecchio, uno dei dieci paeselli dell’aquilano che hanno voluto sanare l’onta del capoluogo: un no deciso nel conferire la cittadinanza onoraria al sottosegretario.

Ad aprile L’Aquila era insorta all’ipotesi di premiare con le chiavi della città il capo della Protezione civile, ma dopo mesi di duro lavoro un drappello di sindaci periferici (che guidano i comuni di Barisciano, Capestrano, Fagnano Alto, Fontecchio, Ocre, Poggio Picenze, Sant’Eusanio Forconese, San Demetrio né Vestini, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo) è riuscito a mettere insieme una bella medaglia per super Guido.

Il quale li ha prontamente ricompensati facendo un felice parallelo col disastro munnezza: “Tra la Campania e L’Aquila c’e’ una grande differenza: qui in Abruzzo tutti gli impegni e le promesse sono state rispettate. Poi ognuno è libero di valutare e giudicare democraticamente ciò che è stato fatto all’Aquila e quello che è stato fatto in Campania fino al 31 dicembre 2009”.

Manganelli a parte, è proprio vero. Tutti i cittadini del cratere abruzzese possono confrontarsi con quelli di Nola e dintorni per esaminare la faccenda: più fortunati noi o voi? Accà quarcuno è (o ci vuol far passare per) fesso? Intanto applausi e medaglietta, a cassonetti e macerie l’ardua sentenza.

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