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I consiglieri del Csm chiedono a Napolitano
la tutela al pm del processo Mills

I consiglieri hanno sollecitato anche il vice Presidente Michele Vietti, a “rendere noto all’opinione pubblica la loro profonda preoccupazione per le ennesime gravissime dichiarazioni, rese da Berlusconi”
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“Le gravissime dichiarazioni del presidente del Consiglio rischiano di delegittimare la magistratura tutta”. Così scrivono i consiglieri del Csm nella pratica di tutela per il pm del processo Mills, Fabio De Pasquale. La richiesta è stata inoltrata al Presidente deella Repubblica (e del Csm) Giorgio Napolitano.

I consiglieri hanno sollecitato anche il vice Presidente del Csm, Michele Vietti, a “rendere noto all’opinione pubblica la loro profonda preoccupazione per le ennesime gravissime dichiarazioni, rese dall’onorevole Berlusconi”. De Pasquale, era stato definito “famigerato” dal premier durante la festa del Pdl a Milano il 29 settembre e il 3 ottobre scorsi.

La pratica è stata firmata dalla maggioranza dei consiglieri di palazzo dei Marescialli, i 16 togati e il laico eletto su indicazione del Pd Glauco Giostra. A dire no alla pratica è stato il laico del Pd Guido Calvi, presidente della Prima Commissione, competente sulle pratiche a tutela delle toghe e tutti i laici eletti su indicazione della maggioranza.

Già ieri i consiglieri avevano fatto un primo tentativo. Arrivare a un’iniziativa unitaria, ma i laici del Pdl e della Lega avevano rifiutato perché l’atto era ritenuto infondato e non consono al ruolo del Csm.

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