L’intervista - Anthony IPant’s

“Sono un disoccupato nei suoi anni d’oro. Lo dice il mio rapper preferito”

Lo youtuber da 150 mila follower sarà ospite della festa del Fatto

20 Agosto 2017

Tra gli influencer più amati della scena trap (un sottogenere del rap, ndr) del momento, il ventitreenne Anthony IPant’s vanta quasi 150 mila follower tra Facebook, Youtube e Instagram. I suoi video – con oltre 4 milioni di visualizzazioni – ironizzano con garbo sui più famosi trapper italiani, come Ghali, Sfera e Dark Polo Gang. Sarà uno degli ospiti della Lofter Night del Fatto il 31 agosto al Parco della Versiliana.

Anthony, come e quando le è venuta l’idea del format vincente?

Volevo trovare qualcosa che fosse innovativo e diverso, qualcosa che non mi etichettasse come l’ennesimo ragazzo che offre il solito contenuto “copiato” dai grandi di Youtube… Mi ricordo che era il 25 maggio, erano le 4 del mattino ed ero nel letto. Mi sono chiesto cosa mi smuovesse più di ogni altro… La musica era la risposta. Ho preso come riferimento Ghali e ho creato una parodia mai vista prima in Italia.

Non ha mai ricevuto critiche o attacchi da parte degli artisti parodiati?

Premetto che i “rapper” che scelgo per le mie parodie sono quelli che stimo musicalmente. Non seguo le mode del momento, parto da ciò che mi trasporta più di ogni altra cosa. Quindi generalmente non ho problemi di questo tipo. Certo, devo ammettere che qualche battibecco con rapper che non amano Youtube c’è stato. Ad esempio, Nitro non apprezzò la sua parodia, ma ci chiarimmo subito dopo. Noyz Narcos invece mi fece intendere che non gli andavo proprio a genio…

Quando le chiedono “Che lavoro fa?”, lei cosa risponde di solito?

I miei colleghi a questa domanda rispondono “sono un creatore di contenuti sul web”. Io preferisco rispondere, citando il rapper Salmo (che stimo molto), che “sono un disoccupato nei suoi anni d’oro”. In fondo è la verità. Oggi lo considero un lavoro, ma vorrei che questo fosse un trampolino di lancio per qualcosa di più grande.

Come si mantiene col web?

Principalmente con la piattaforma Youtube ed eventi in giro per l’Italia.

Farà sempre questo lavoro? O lo considera un hobby a tempo determinato?

Come ho detto prima, penso che il web sia un bellissimo “giardino” dove far crescere i “frutti”. Vorrei far vedere i miei contenuti inizialmente qui in Italia ma ho ambizioni molto alte, vorrei arrivare con i miei video al mondo intero.

Si definisce un artista, un musicista, un comico o cos’altro?

Non mi piacciono le etichette, mi vedo come un “contenitore” che raccoglie sensazioni ed emozioni e le “getta” fuori sotto forma di nuovi contenuti, nuove idee, nuove sensazioni. Se mi appassiono al funky, allora domani scrivo un brano funky. Se un argomento di attualità mi smuove, lo commento. Non voglio pormi barriere.

Come gestisce la fama e i suoi danni collaterali? Com’è cambiata la sua vita privata?

All’inizio ti senti “super”. Se impari a usare questa sensazione per trasmettere i messaggi giusti, allora hai vinto. Fino a oggi non ho mai avuto problemi, anzi! Mi piace fermarmi a parlare con le persone che mi riconoscono, fare foto. Di più, ne approfitto per confrontarmi con loro: è importante sapere cosa pensa chi ti stima e ti segue sui social network. Poi applico una netta distinzione tra “vita social” e “vita privata”: cerco di gestirle in modo separato.

Qual è il segreto del successo sul web?

Ha presente la frase “Ritenta, sarai più fortunato”? La moltiplichi per cento e ci aggiunga un pizzico di fortuna, fondamentale per intraprendere questa strada. Costanza e determinazione sempre, sempre, sempre.

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