Sierra Leone, Spie, prostitute, mendicanti

Freetown non è Londra, la spy story è piena di iene

Di Francesco Musolino
9 Novembre 2016

Mettete da parte le avventure glamour del James Bond hollywoodiano, il mondo delle spie è popolato da iene. Almeno così lo dipinge lo scrittore statunitense Denis Johnson nel suo nuovo romanzo, Mostri che ridono (accuratamente tradotto da Silvia Pareschi). Il cuore dell’azione è Freetown, la capitale della Sierra Leone, in cui convive un crocevia fatto […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.