Mafia in curva

C’è un mondo di mezzo tra la Juve e la ‘ndrangheta

Nelle carte della Procura di Torino il doppio ruolo di Alessandro D’Angelo, amico d’infanzia e factotum del presidente Agnelli nonché “servente” dell’indagato Rocco Dominello

Di Mario Portanova e Andrea Giambartolomei
15 Luglio 2016

Da un lato Andrea Agnelli, presidente della Juventus ed erede della famiglia simbolo del capitalismo italiano. Dall’altro Rocco Dominello, indagato per associazione mafiosa ed erede di una famiglia di ‘ndrangheta legata a un clan di peso, i Bellocco di Rosarno. In mezzo ai due, un solo grado di separazione: Alessandro D’Angelo, security manager dei bianconeri […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.