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Perugia, accoltellati due giudici del Tribunale civile: arrestato l’aggressore

L'episodio è avvenuto in un ufficio ed è rimasto ferito anche un impiegato. I due magistrati, un uomo e una donna, sono stati portati in ospedale: hanno lievi ferite. Il ministro Orlando: "Siano subito svolte le necessarie verifiche per accertare le falle nel sistema di sicurezza"
Perugia, accoltellati due giudici del Tribunale civile: arrestato l’aggressore
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Due giudici del Tribunale civile di Perugia sono stati accoltellati da una persona poco dopo mezzogiorno. Tra i feriti anche un impiegato amministrativo. La polizia ha già arrestato il l’aggressore: è un uomo di 53 anni originario della provincia di Perugia. I due magistrati, Francesca Altrui e Umberto Rana, sono rimasti feriti solo lievemente e sono stati portati in ospedale. L’impiegato è stato medicato sul posto. Il responsabile è stato accompagnato in questura.

Tentato omicidio nei confronti del giudice Rana e lesioni a carico della collega Altrui, sono i reati che vengono ipotizzati dalla procura di Perugia a carico dell’aggressore. Secondo quanto emerso finora, l’aggressione nei confronti del magistrato donna sarebbe maturata all’esito di un procedimento civile risultato sfavorevole al 53enne e del quale era titolare la dottoressa. Per questo – in base ai primi accertamenti – l’uomo ha aggredito la giudice mentre si trovava nel suo ufficio del tribunale, nel centro di Perugia. Questa ha cercato di nascondersi e ha urlato. In suoi aiuto sono quindi intervenuti il magistrato Rana e l’impiegato, rimasti feriti.

“Ho già chiesto che siano subito svolte le necessarie verifiche per comprendere l’esatta dinamica dei fatti ed accertare le falle nel sistema di sicurezza”, ha affermato in una dichiarazione dalla Cina, dove si trova in missione istituzionale, il ministro della Giustizia Andrea Orlando. “Non appena ho appreso la notizia del ferimento di due magistrati nel tribunale di Perugia ho immediatamente espresso la mia solidarietà ai due funzionari dello Stato colpiti”, ha aggiunto.

“Un gravissimo episodio che ripropone il tema della sicurezza negli uffici giudiziari italiani, che va affrontato con ulteriori misure risolutive”. E’ quanto afferma il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, anticipando che proporrà “di assumere un’iniziativa per formulare proposte al fine di affrontare tale grave problema”. Anche l’Ordine degli avvocati annuncia che “non tollererà più alcun ritardo nell’adozione di misure volte a garantire la sicurezza all’interno dei palazzi di giustizia di Perugia”.

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