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Siccità, vertice per evitare la chiusura dei rubinetti a Roma: istituita cabina di regia, allo studio due soluzioni tecniche

Al termine dell'incontro al quale hanno partecipato sindaca, assessore regionale alle Infrastrutture e Acea, tutti si dicono fiduciosi sul percorso per evitare la turnazione dell'acqua nei quartieri a partire da venerdì. Al momento sono due le ipotesi più concrete, ma ancora da verificare per non aprire una vera fase di emergenza per la popolazione della Capitale. Assente il governatore Zingaretti, che aveva fermato i prelievi dal lago di Bracciano: "Non l'ho sentito - dice il presidente di Acea - Auspicavo di vederlo stasera"
Siccità, vertice per evitare la chiusura dei rubinetti a Roma: istituita cabina di regia, allo studio due soluzioni tecniche
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Verrà istituita una “cabina di regia”, operativa già da mercoledì, per evitare o comunque ridurre al minimo i disagi dei romani dovuti all’emergenza idrica, grazie ad alcuni “accorgimenti tecnici e amministrativi”. La decisione è stata presa al termine del vertice in Campidoglio al quale hanno partecipato i vertici di Acea, la sindaca Virginia Raggi e l’assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio Fabio Refrigeri.

Allo studio – secondo quanto apprende ilfattoquotidiano.it – ci sarebbero almeno due ipotesi proposte da Acea, che ha chiesto una exit strategy per evitare il razionamento: attingere l’acqua da altri sorgenti (ovvero altri bacini del Lazio) aspettando che il lago di Bracciano risalga di livello oppure un “emendamento all’ordinanza regionale”, nella sostanza la possibilità di prelevare ancora da Bracciano ma molto meno di quanto fatto finora. Nel frattempo la multiutility controllata dal Comune di Roma ha presentato ricorso al tribunale delle Acque – notificato sia alla Regione che ai Comuni del lago – contro la decisione del governatore Nicola Zingaretti di fermare i prelievi da Bracciano, ai minimi storici a causa della siccità di questi mesi.

Proprio da quella decisione, presa venerdì sera, è iniziata la ‘battaglia dell’acqua’ per la Capitale che – in teoria – da venerdì rischia una turnazione per quartieri della fornitura che coinvolgerebbe circa 1,5 milioni di romani. Da una parte il presidente della Regione con i suoi perentori “il problema è grave” e “l’acqua del bacino sta finendo”, dall’altra Acea che ha bollato come “illegittimo” l’atto unilaterale di Zingaretti. Mentre già in 20 comuni laziali, l’acqua veniva razionata. 

Nel mezzo, la sindaca di Roma, che ha messo tutti davanti a un tavolo chiedendo di evitare disagi ai romani: “Il dialogo è costruttivo – ha detto all’uscita – Si lavora a soluzioni tecniche per evitare disagi” ai romani. “L’incontro è stato molto fruttuoso. Stiamo lavorando e stiamo cercando un percorso che sia impattante il meno possibile sui cittadini. Crediamo di potercela fare. Non ho sentito Zingaretti, auspicavo di vederlo questa sera. Pazienza”, sono state invece le parole del presidente di Acea Luca Lanzanone. Pensa positivo anche l’assessore Refrigeri: “Lavoriamo per eliminare i disagi, abbiamo fatto una cabina di regia. Credo che sia importante e che da qui a domani avremo anche possibilità migliori”.

Ha collaborato Vincenzo Bisbiglia

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